perugia calcio.jpg
di Marco Casavecchia A determinare la sconfitta del Grifo, a nostro parere, hanno contribuito diversi fattori: una sosta eccessivamente lunga che, probabilmente, ha influito negativamente sullo stato di forma della squadra, soprattutto più a livello mentale che fisico, l’assenza di qualche giocatore, che non ha permesso di disporre in campo una formazione meglio assortita, la giornata storta di quegli elementi che di solito fanno la differenza in positivo (Benassi e Bondi), questo detto senza voler mettere sotto accusa alcun giocatore e senza voler gettare la croce sopra chi solitamente “canta e porta la croce”, un pizzico di malasorte e la solita cronica, sterile aridità delle punte biancorosse, eccezion fatta per Martini, il quale almeno un gol ogni tanto lo fa, pur sbagliandone altri apparentemente facili da realizzare. Una giornata in cui niente ha girato per il verso giusto, e ci può stare. Una gara in cui, pur senza strafare e anche per grosso demerito del Perugia, gli avversari si son trovati sopra di due gol e, di contro, non si è riusciti a raddrizzare una situazione facilmente rimediabile, vista anche la superiorità numerica. Se si sbaglia, però, anche un rigore, dopo che ce li assegnano col contagocce, vuol dire che era destino dover lasciare i tre punti agli avversari. Ora si riparte dal recupero, che va vinto, per poter poi bissare la domenica successiva, ancora in casa. Con i sei punti in tasca riacciuffare la zona play off, è possibile, questo sempre in attesa di buone nuove dal mercato. Una banale osservazione: pensare di intervenire tempestivamente, no eh? Non è che continuando così, a perder terreno si finirà per rendere inutile qualunque tentativo di rafforzamento? Buon Grifo a tutti. Condividi