di
Daniele Orlandi
Dopo i proclami e le buone intenzioni della vigilia, il Perugia si sgonfia come un palloncino in Valdarno e, dato che tute le prime cinque vincono, vede allontanarsi pesantemente la zona play-off. L’altalena degli ultimi tempi (per non dire anni) torna a scendere ed i tifosi, ormai delusi cronici, ricominciano a rumoreggiare contro la Società. Perché, dicono, è vero che oggi la squadra era rabberciata e con una difesa improvvisata, ma se la rosa è scarsa quantitativamente e qualitativamente solo buona e niente più, è la Società che avrebbe dovuto rafforzarla per tempo.
La partita, dicono le cronache, è stata la classica contesa di categoria, senza cose eccelse e, perciò, decisa dagli episodi, tutti a sfavore del Grifone. Il primo gol subito, per esempio, è stato un infortunio di Benassi (tutto dire, se ci si mette anche il portierone!) che è scivolato e non è perciò riuscito ad intercettare una sorta di tiro-cross dalla distanza.
Ma mentre il Figline ha trovato due gol già nella prima mezz’ora, il Perugia ha aspettato, per realizzare il suo, il 41’ della ripresa dopo che, tra l’altro, si era permesso anche il lusso di sbagliare un rigore col suo uomo dai piedi buoni, Bondi, poco prima della mezz’ora del secondo tempo.
Forse, come poi ha dimostrato il gol di Martini nel finale (la continuità al gol dell’attaccante è una delle poche note liete di giornata) i Grifoni avrebbero potuto anche raddrizzare il risultato. E, d’altra parte, già nel primo tempo con lo stesso Martini (19’), Cazzola (35’) e Paponi (42’) avevano costruito buone occasioni per restare in partita. Ma così non è andata e, diciamoci la verità, visto come corrono le concorrenti, il Perugia ha finito il bonus delle prestazioni amorfe e dei risultati negativi: d’ora in poi è (quasi) vietato sbagliare se si vogliono coltivare ambizioni.
Dunque, il doppio turno casalingo dei prossimi giorni (recupero col Varese mercoledi, e Pro Patria domenica) assume già il senso dell’ultima chiamata per il decollo. Se il Grifo non ne approfitterà appieno, sarà difficile ipotizzare un suo rientro nella zona che conta.
La cosa metterebbe a rischio i già precari equilibri ambientali intorno al Perugia, visto che potrebbero risentirne anche le scelte di mercato. Un mercato già annunciato difficile e senza soldi che, proprio per questo, probabilmente, non riserverà colpi in entrata se non nelle ultime ore dell’ultimo giorno, quando, nel frattempo, si saranno giocate altri tre turni e, perciò, ne resteranno alla fine appena dodici.
L’auspicio è che, per allora, il Perugia non abbia perso ulteriore contatto dalle squadre che lo precedono e, anzi, abbia possibilmente recuperato qualcosa, per poter ipotizzare efficaci rimonte, sempre senza considerare che sarà tutto da provare sul campo che i nuovi possano dare subito quello che ora manca.
Tra l’altro, siccome le cose negative non vengono mai da sole, oggi si è infortunato Ercolano, che sotto la guida Zaffaroni (oggi affiancato in panchina per la prima volta da Buzzi) è diventato sempre più pedina tatticamente fondamentale nell’assetto del Perugia.
Mercoledi col Varese il Perugia potrà comunque contare sul rientro di qualche assente di oggi, in primis Menassi (squalificato col Figline). I tifosi sperano che possa bastare, sempre che i giocatori sul campo e la società sul mercato, si decidano ad uscire una buona volta e definitivamente di uscire dal presepio delle statuine, che le feste sono finite e prendere sberle nella sperduta provincia italiana non è piacevole.
FIGLINE-PERUGIA 2-1 (domenica 10 gennaio 2010)
Marcatori; 18° pt Cosentini (F); 30° pt Frediani (F);41° st Martini (P)
FIGLINE: Pardini, Mugnaini, D’Elia, Peruzzi, Consumi, Bettini,Guerri (83’ Del Vivo),Campolattano, D’Antoni, Cosentini ( 55’Duravia),Frediani ( 63’Pasquini). All. Torricelli.
PERUGIA: Benassi, Stamilla, Bonomi, Gatti, Taccucci, Pagani, Ercolani (27’Paponi), Perra (67’Del Core), Cazzola, Bondi, Martini. All. Buzzi/Zaffaroni.
Arbitro: Magno di Catania, Assistenti: Messina e Occhinegro.
Ammoniti/Espulsi: D’Elia (doppia ammoniz., espulso al 60’), Stamilla, Cazzola
Note: al 71’ il Perugia sbaglia un rigore con Bondi, per fallo su Cazzola.
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