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di Simone Cennamo e Riccardo Fidenzi Una Ternana spenta e poco brillante esce sconfitta dallo Jacovone di Taranto e dopo questa prestazione non fa altro che avvalorare ulteriormente la tesi di chi, nonostante la rocambolesca vittoria contro l’Andria nell’ultima giornata prima della sosta, non vedeva una squadra in ripresa. Domenicali ha potuto lavorare durante la sosta sul piano tattico, come preannunciato nella sua prima conferenza stampa, e si presenta in terra Ionica con il 4-2-3-1 tanto caro al nuovo mister. Formazione confermata con Tozzi Borsoi centravanti supportato da Piccioni Noviello e Concas. Modulo offensivo che però non porta alcun beneficio alla compagine rossoverde che si rende pericolosa solo in due occasioni. La prima quella del gol, presumibilmente regolare, annullato a Tozzi Borsoi che al 21° del primo tempo insaccava di petto. Il direttore di gara fischia una presunta trattenuta sul proprio marcatore e risultato che dunque non cambia. La seconda sempre con l’attaccante romano protagonista da calcio piazzato, con Bremec che compie un grande intervento. Il resto della gara scorre veloce con il Taranto che riparte bene e che crea quattro - cinque palle gol importanti con i vari Scarpa, Corona e Di Roberto. Al 66° arriva il gol di Corona che con un preciso diagonale mancino insacca alle spalle dell’incolpevole Visi, raccogliendo un disimpegno errato in fase difensiva della Ternana, la quale seguendo il copione troppe volte tristemente recitato quest’anno non reagisce al gol subito ed esce dal campo sconfitta. A nulla servono gli ingressi di Lacheheb, Alessandro e Costantini; il gioco si fa spezzettato, il Taranto perde tempo e il triplice fischio dell’arbitro, arrivato dopo ben 6 minuti di recupero, lascia alla squadra di mister Domenicali zero punti e tanti punti interrogativi. Non basta il silenzio stampa, dunque. I rossoverdi dimostrano di non essere nel modo più assoluto sulla strada giusta per fare un campionato di vertice. I punti raccolti fino alla metà di Novembre vengono gettati alle ortiche da ormai svariati turni. L’impressione è che anche quest’anno i tifosi rossoverdi dovranno ingoiare rospi. Nulla di nuovo sotto il sole, peccato però. Il gruppo che aveva raggiunto la perfezione dopo il match contro il Ravenna sembra essere uno sbiadito ricordo: ora è tornata la Ternana dell’ultimo lustro, quella che perde spesso e volentieri, quella che non reagisce, quella che non trasmette nulla alla gente e la ricaccia dallo stadio. Il preambolo in questione (purtroppo aggiungiamo) non va letto come un piccolo sfogo suscitato dalla sconfitta rimediata in Puglia; il discorso che si fa è più ampio, figlio di una serie di situazioni che si stanno puntualmente ripetendo anche in questa stagione (allenatore dimissionario, mercato fermo, silenzi stampa, sconfitte a orologeria). Se si analizza l’ultimo scorcio di campionato, si nota immediatamente il crollo di rendimento. Nelle ultime sei partite la Ternana ha messo in cascina quattro punti, di cui uno racimolato a Giulianova per il rotto della cuffia e tre letteralmente regalati dalla mediocre Andria. Non considerare allarmante l’ultimo mese e mezzo sarebbe tapparsi volontariamente gli occhi. Il Taranto, inoltre, guadagna tre punti sui rossoverdi ed è bene sottolinearlo. Ora si apre un'altra “sessione” del campionato, sono lontane lotte come quelle di Portogruaro, nel fango e con il cuore. Ora la Ternana è messa al muro dagli eventi e di tempo per cambiare rotta ce n’è poco. Sicuramente occorrerà allenarsi con serietà ed impegno per riprendere la giusta via dello spirito di sacrificio e del “sudore”, oramai da troppo tempo smarrita. Stupisce, infine, anche il modo in cui si va ai microfoni, sdrammatizzando una situazione evidentemente critica e non evidenziando la totale mancanza di idee e forze. Ma adesso ci pensa Mascella con le sue bombe di mercato, ce lo aveva promesso… Di seguito le interviste, nonostante il silenzio stampa. Visi: “La Ternana è venuta a giocare a viso aperto, un episodio ha fatto la differenza. Dispiace non aver portato via un importantissimo punto. A volte le cose non riescono, altre volte siamo stati bravi. Fare risultato a Taranto comunque non è mai semplice. Il gol annullato? Non so niente. Gli avversari sono stati bravi e gli vanno dati i giusti meriti. Dispiace perché la squadra lavora sempre al cento per cento. Ora bisogna tirarsi su da qui alla fine. Se non siamo stati incisivi dopo lo svantaggio è perché loro si difendevano bene dietro la linea della palla, merito a loro. I nostri attaccanti? Molte volte ci hanno fatto gioire, qui si vince e si perde tutti insieme. Il silenzio stampa? Ne riparleremo in settimana, non so se continua.” Domenicali: “L’arbitro ha fischiato per una trattenuta di Tozzi Borsoi sul suo marcatore ma il gol era valido. Non abbiamo avuto subito la capacità di reagire, l’abbiamo avuta a scoppio ritardato. Contro l’avversario abbiamo giocato alla pari, il gol ha rotto l’equilibrio. Abbiamo accusato il colpo però siamo riusciti a riprendere un po’ più di campo nel finale. Nell’ultimo quarto d’ora ci hanno spezzettato il gioco. Non mi preoccupa l’incapacità offensiva. Romano ha avuto una palla importante sullo 0-0, poi abbiamo segnato. Il fatto dal Taranto potevamo farlo noi. Questo era un campo difficile e secondo me la partita è stata equilibrata. Bravo Corona, ma noi lo abbiamo aiutato. Torno a casa insoddisfatto del risultato però devo anche dire che la squadra è scesa in campo con personalità, abbiamo risposto all’avversario colpo su colpo.” TARANTO (4-4-2): Bremec, Calori, Bolzan, Viviani, Prosperi, Quadri, Giorgino, Di Roberto, Scarpa, Corona, Innocenti. TERNANA (4-2-3-1): Visi, Del Grosso, Bertoli, Borghetti, Tedeschi, Danucci, Confalone, Concas, Noviello, Piccioni, Tozzi Borsoi. ARBITRO: Corletto di Castelfranco Veneto. MARCATORI: Corona al 66°. NOTE: Cielo coperto, campo reso pesante dalle piogge. Presenti una quarantina di tifosi rossoverdi. Condividi