TERNI - Era ricoverato da due mesi nell'ospedale "S. Maria" di Terni un 59enne con alle spalle oltre venti anni di truffe fra Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Emilia Romagna. Ora e' finito in manette ad opera del personale della divisione anticrimine della Questura di Terni. Si tratta di P.F., toscano di origine e residente nella citta' umbra presso l'Arci di via Curio Dentato ma di fatto senza fissa dimora, a carico del quale c'era un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica di Siena il 17 dicembre scorso. L'uomo dovra' scontare una pena di 4 anni, 4 mesi e 3 giorni. Gli agenti lo hanno rintracciato nel reparto di Urologia, dove era degente per un intervento e non ancora dimesso poiche' senza un luogo dove dimorare. Le indagini erano partite in seguito al protesto di un assegno da 10mila euro depositato nell'istituto bancario emittente, che recava una firma non conforme. Essendo P.F. intestatario del conto corrente di appartenenza del certificato di credito, i poliziotti hanno iniziato le ricerche per rintracciarlo. Inserito il suo nominativo nella banca dati interforze, gli agenti hanno scoperto l'ordine di cattura della Procura senese, oltre a molteplici precedenti a suo carico per i reati di truffa, ricettazione, appropriazione indebita e falsi in genere, da lui compiuti fin dal 1980 nelle province di Arezzo, Lucca, Firenze, Livorno, Pistoia, Terni, Viterbo, Macerata e Piacenza. Quello della truffa con pagamenti mai effettuati, secondo gli inquirenti, era un vero e proprio modus operandi messo in atto dal 59enne in oltre venti anni di 'carriera'. Ultimo episodio nell'agosto scorso ad Amelia (Terni), dove l'uomo ha assunto fittiziamente alle sue dipendenze del personale con la promessa di un futuro contratto, omettendo poi di pagare non solo i lavoratori, ma anche i fornitori di merci. Condividi