Il Consiglio comunale aperto sulla Merloni e sulla crisi voluto dall'opposizione di centrosinistra e da Rifondazione Comunista ha dimostrato attraverso la larghissima partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori che si sentiva il bisogno di esprimere la forte preoccupazione che c'è per le buie sorti di questa azienda e per il futuro dei posti di lavoro. Ciò dimostra anche, a differenza di quanto sostenuto dal Sindaco Morroni, che i momenti di partecipazione e di democrazia su tematiche come queste non sono mai troppe o ridondanti.
Nonostante tutti i tentativi del Sindaco e della sua maggioranza protrattisi negli ultimi mesi di raffreddare la mobilitazione sociale e politica sulla vertenza Merloni, questo consiglio comunale è stato una grande prova di unità, di democrazia e di partecipazione operaia. Questo patrimonio ora non va disperso e lo stesso appuntamento del 16 gennaio in cui il Sindaco presenterà il suo famoso e fumoso Patto sociale non potrà prescindere da questo e da quanto si è costruito con questo consiglio comunale a meno che l'incontro non diventi una mera manifestazione politica della PDL.
Fino all'ultimo Sindaco e maggioranza hanno cercato di evitare il confronto pubblico sulla Merloni e sulla crisi e, in tutte le occasioni, anche quelle pubbliche compresa la lunga intervista a TRG, hanno provato di fatto a sabotare il consiglio comunale. Dopo la richiesta dell'opposizione e la sua convocazione, non c'è stato alcun comunicato ufficiale del Sindaco o della Giunta per invitare alla partecipazione.
Se poi il consigliere regionale Zaffini, presente all'incontro di oggi, nel ricordare con estrema positività e giudizi lusinghieri la mozione unanime del consiglio regionale della fine di novembre, avesse saputo che quel documento da lui votato con convinzione era lo stesso che Rifondazione Comunista presentò a Gualdo senza che dalla maggioranza se ne fosse data la possibilità di discutere, non sappiamo proprio cosa avrebbe potuto pensare.
Ma non abbiamo voluto oggi fare della polemica sterile e non glielo abbiamo ricordato; siamo stati fedeli alla consegna della responsabilità e allo spirito convinto di unità. La stessa unità che da subito deve essere messa in campo e a frutto: volendo mantenere fede al filo rosso del dibattito che si è registrato oggi a partire dagli interventi degli stessi operai si convochi una grande manifestazione unitaria a Roma, davanti al ministero delle attività produttive, per chiedere la firma del Governo sull'Accordo di programma, senza ulteriori tentennamenti e ritardi.
Finalmente nessuna voce ha osato più mettere in discussione l'ovvietà che sulla vertenza Merloni è necessario l'impegno e l'intervento del Governo nazionale con risorse, soldi veri cioè, e strumenti. A partire dall'eventuale istituzione della Zona Franca fiscale e previdenziale proposta da Rifondazione Comunista che da oggi, visto l'accoglimento unanime del consiglio comunale di Gualdo, non è più una bestemmia ma una possibilità da valutare attentamente e da verificare nel dettaglio e che può fare da coronamento allo stesso Accordo di programma.
Il consiglio comunale di oggi ha prodotto un risultato importante nel ripristinare l'unità del fronte territoriale, istituzionale e sociale di mobilitazione in questa vertenza e non è stato per niente inutile. Non si perda altro tempo: la prossima settimana Rifondazione Comunista si farà promotrice presso le Istituzioni del territorio e le Organizzazioni sindacali di stabilire la data per la manifestazione di Roma a meno che nel frattempo non venga convocato il Tavolo nazionale per la firma del Accordo di Programma.
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