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Con una ordinanza del sindaco Wladimiro Boccali è stato vietato, a Perugia, l'uso a scopo idro-potabile delle acque dell'acquedotto pubblico nelle frazioni di La Bruna, Sant'Orfeto e Solfagnano-Parlesca, fino al ripristino di condizioni di normalità che dovranno essere accertate con successive analisi da parte degli enti pubblici competenti. La decisione - riferisce una nota dell'ente - fa seguito a una comunicazione di ieri di Umbra Acque Spa, soggetto gestore dell'acquedotto, con cui si rende noto che ''a causa delle ingenti piogge degli ultimi giorni, le stazioni di sollevamento delle acque pubbliche di Ascagnano e Passo dell'Acqua sono state temporaneamente chiuse e l'approvvigionamento dell'acquedotto pubblico nelle frazioni di La Bruna, Sant'Orfeto e Solfagnano-Parlesca è stato garantito tramite il serbatoio di Cordigliano. La procedura di rifornimento delle acque, in senso inverso rispetto a quello normalmente svolta, ha portato a un intorbidamento delle acque distribuite dall'acquedotto pubblico in quelle zone, rendendo necessaria l'attivazione di un servizio di approvvigionamento di acque pubbliche con autobotti nelle frazioni interessate. Inoltre, Umbra Acque Spa ha provveduto ad attivare una idonea procedura per il lavaggio delle condotte''. Nonostante ciò - prosegue - l'Asl 2-Uoc Igiene e sanità pubblica ha evidenziato che gli interventi svolti non hanno consentito il ripristino di una situazione di normalità della distribuzione delle acque. Da qui, la decisione, ''a scopo cautelativo'', del provvedimento di divieto d'uso idro-potabile delle acque pubbliche nelle frazioni coinvolte. Condividi