“La Regione Umbria ha investito circa 50 milioni di euro con il Programma Operativo annuale 2008-2009 di edilizia residenziale pubblica e prevede di investirne altri 25 milioni e mezzo con il ‘Poa’ 2010 per dare risposte concrete al bisogno abitativo delle famiglie umbre. Ora occorre che anche il Governo faccia altrettanto”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche abitative e all’edilizia pubblica Damiano Stufara illustrando gli interventi ammessi a finanziamento con il “Poa” definitivo 2008-2009, nell’ambito del Programma triennale 2008-2010.
“Nelle politiche per la casa – ha rilevato - nel corso di questa legislatura la Regione ha profuso un notevole impegno, come dimostra l’entità delle risorse e la qualità degli interventi attivati per far fronte al disagio abitativo che in Umbria sta crescendo, al pari che in Italia. Uno sforzo che confermiamo, portando avanti allo stesso tempo una vera e propria vertenza con l’attuale Governo – ha aggiunto - che finora si è limitato ai proclami e con il quale le Regioni, con capofila l’Umbria, in sede di Conferenza Stato-Regioni, hanno dovuto lottare riuscendo a impedire che venisse cancellato lo stanziamento di 550 milioni di euro disposto dal precedente Governo Prodi”.
“Negli ultimi tre anni – ha proseguito Stufara – in Umbria sono stati messi a disposizione circa 3500 alloggi per far fronte al disagio abitativo, insufficienti però a soddisfare tutte le richieste. Se non ci sarà un’inversione di tendenza da parte del Governo, nonostante la Regione Umbria abbia prodotto il massimo sforzo per perseguire questo obiettivo prioritario fissato nel suo programma fin dall’inizio della legislatura, non saremo in grado di rispondere al fabbisogno di alloggi”.
Nel “Poa” 2008-2009, la parte più cospicua di finanziamenti è destinata agli interventi per l’edilizia a canone sociale e concordato. “Mettiamo a disposizione – ha detto Stufara – 90 nuovi alloggi a canone sociale, investendovi circa 14 milioni di euro. A questi si aggiungono altri 249 alloggi a canone concordato per un totale di 39 alloggi. Al cofinanziamento dei nuovi Programmi urbani di recupero, i Puc2, e i Contratti di quartiere per la riqualificazione urbana e dei centri storici sono destinati 8 milioni e mezzo di euro. Inoltre, sono già stati pubblicati due bandi di grande rilevanza: uno – ha spiegato – per incentivare gli interventi per bioarchitettura ed edilizia sostenibile, con circa 4 milioni di euro e che rappresenta il terzo bando rivolto al settore; l’altro per la realizzazione di strutture per anziani autosufficienti. A breve sarà pubblicato un altro bando per gli alloggi da destinare agli studenti universitari”.
“L’Umbria, prima in Italia – ha detto ancora Stufara – per dare risposta al bisogno abitativo sperimenterà il Fondo regionale per l’affitto, un nuovo strumento con cui recuperiamo sul mercato alloggi da assegnare alle famiglie che vivono sulla propria pelle il paradosso di avere un reddito troppo alto per poter chiedere una casa popolare, ma troppo basso per sostenere i canoni di affitto sul libero mercato. Il Fondo, che può contare su 2 milioni di euro e verrà gestito dalle ‘Ater’, le Aziende territoriali di edilizia residenziale, di Perugia e Terni, in stretta collaborazione con i sindacati degli inquilini e le associazioni della proprietà edilizia. La sperimentazione riguarderà quest’anno i capoluoghi di provincia, Perugia e Terni, ma la Giunta regionale ha previsto di stanziare altri 2 milioni e mezzo di euro per estendere il Fondo a tutti i Comuni ad alta tensione abitativa. La sperimentazione ha riscontrato interesse anche da parte di altre Regioni italiane”.
Per la prima volta, ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche abitative e all’Edilizia pubblica, negli interventi finanziati “prevalgono quelli che prevedono il recupero del patrimonio edilizio esistente rispetto a quelli di nuova costruzione. In questo modo, oltre a ridurre il ‘consumo’ del territorio, siamo in grado di mettere a disposizione nuove abitazioni in tempi più brevi rispetto al passato. La Giunta regionale – ha concluso – ha inteso anticipate e accelerare anche le procedure per il ‘Poa’ 2010 che concluderà la programmazione triennale. Entro gennaio sarà varato il documento preliminare che individua i Comuni e i territori che beneficeranno delle risorse messe a disposizione”.
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