Coordinamento regionale Associazione Ecologisti Democratici Il Coordinamento degli Ecologisti democratici ritiene che il confronto all’interno del Partito democratico umbro stia avvitandosi sempre più verso una spirale il cui esito è difficile intravedere. La discussione che si è svolta sia nella stagione congressuale sia dopo nelle Assemblee delle ultime settimane non ha affrontato ne approfondito nel merito i problemi dell’Umbria, appena toccati e spesso solo in chiave strumentale. Il tema della candidatura a Presidente della Regione ha sempre dominato su tutto, ma svolgendosi senza che sia stata possibile una seria e serena lettura del decennio che va a chiudersi, dei risultati ottenuti e dei passi avanti compiuti, come pure, d’altra parte, delle criticità che permangono e dei problemi che si sono acuiti. La fondamentale tematica di una visione dello sviluppo regionale organicamente combinata con la tutela dell’ambiente e proiettata verso gli importanti scenari prospettici della green economy è stata sì ripresa nella discussione programmatica, ma senza che su di essa si sia sviluppato un confronto compiuto ed un reale approfondimento programmatico e progettuale. Le regole e le procedure previste dallo Statuto del PD vengono troppo spesso trattate con un approccio “burocratico” e formalistico e se non sono accompagnate da chiare opzioni politiche rischiano di diventare pastoie ingombranti da cui liberarsi anziché norme fondamentali per un coerente funzionamento della vita di un partito. Non pare a questo punto che la contesa possa essere risolta tra coloro che da tempo si sono schierati a spada tratta da una parte o dall’altra, pena ulteriori spaccature e scadimento della qualità politico-programmatica della complessiva proposta del partito. La ricerca del candidato ideale per affrontare al meglio la scadenza delle elezioni regionali – che si presenta insidiosa come non mai – non deve ridursi necessariamente all’interno di una ristretta cerchia dove si ritrovano sempre gli stessi nomi. Riteniamo invece auspicabile allargare le ipotesi ad esperienze e capacità, presenti in Umbria, e che potrebbero utilmente essere proposte e messe a frutto per la guida della regione. Pensiamo altresì che le competenze e le capacità devono essere dimostrabili e dimostrate e non essere assunte aprioristicamente in virtù della sola appartenenza a questo o quel gruppo, clan o cordata. Uscire dai soliti steccati della politica è per noi fondamentale per guardare in avanti ma non con lo sguardo rivolto all’indietro…. Condividi