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NORCIA – Oltre all’appena inaugurata esposizione archeologica dedicata al bimillenario di Vespasiano, il Museo della Castellina di Norcia ospita per i primi mesi del 2010 due mostre temporanee, di pittura e fotografia: “Individui”, personale di Emanuela Troiani e “Guaite e Castelli nel Corteo storico di Norcia”, a cura della Guaita di Porta Palatina. Gli olii della prima mostra, a firma della giovane artista romana Emanuela Troiani, rivelano una mano sicura e competente nel ritrarre la figura umana, soprattutto se stessa e i suoi familiari percorrendo un cammino e una crescita oltre che professionale, esistenziale. Attraverso volti e corpi di estranei, ma più spesso cari e conosciuti, si legge, negli sguardi attoniti e cupi o nei gesti apparentemente banali e quotidiani il tentativo di “dipingere l’anima”, di esprimere la sofferenza e lo strazio per un mondo che ci rende “individui” estranei gli uni agli altri, insensibili al dolore altrui. Ma nel volto della madre raffigurata sorridente in abito da sposa, nel sacerdote intento a leggere ispirato, nel tendere Emanuela la mano avanti a sé o nei compiacimenti virtuosistici per il nudo umano si intravede una via di uscita: la bellezza di un’umanità che ha bisogno di aprirsi agli altri per rivelare la scintilla divina che ha in sé. Ed Emanuela, che come asserisce, non può fare a meno di dipingere, ha la fortuna, come chi non si ferma alle apparenze e accetta il rischio dell’avventura, di intuire questa luce e di ricercarla appassionatamente con la sua arte. La mostra fotografica “Guaite e Castelli nel Corteo Storico di Norcia”, invece, attraverso i volti emozionati e solenni dei nursini impegnati come figuranti nel corteo storico, vuole rappresentare un omaggio della città natale di S. Benedetto al suo Santo Patrono, raccontando sinteticamente ma sentitamente, attraverso la documentazione fotografica, i festeggiamenti religiosi che si celebrano il 21 Marzo di ogni anno nella piazza principale e nella basilica della cittadina umbra. La mostra, che è già stata presentata nel Museo della Castellina, assume ora un significato particolare, perché, proprio per le festività natalizie, è stata riallestita nelle sale del piano terreno intitolate a don Stefano Felicetti, sacerdote prematuramente scomparso ma presente nel cuore dei nursini per l’impegno costante e appassionato per la sua terra così come per la promozione del messaggio benedettino nel mondo anche attraverso il personale contributo all’iniziativa della fiaccola “Pro Europa Una”. Condividi