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PERUGIA - Il silenzio permane nella vicenda che sta investendo il Consorzio agrario interprovinciale Terni-Rieti: si prospetta un 2010 incerto per questi lavoratori. Il 31 dicembre è scaduto, come previsto previsto, l’esercizio provvisorio del Consorzio e il segretario generale regionale Fai Cisl Dario Bruschi, lancia l'allarme: A seguito della nostra richiesta di proroga del 23 dicembre scorso al Ministero dello sviluppo economico -dichiara - non abbiamo avuto nessun riscontro. Anche per questo, che si va ad aggiungere al disinteresse diffuso da noi percepito, esprimiamo grande preoccupazione per l’intera vicenda. Sconcertante è l’indifferenza del mondo agricolo sulla vicenda, in special modo l’atteggiamento dilatorio della Coldiretti”. La segreteria regionale Fai Cisl Umbria rende noto che “ad oggi non sappiamo quali siano state le offerte per l’acquisizione della struttura e per questo non è possibile dare certezze, se pur minime, ai lavoratori e alle loro famiglie. Le preoccupazioni si andrebbero ad incrementare se le proposte fino ad ora pervenute al Consorzio fossero scaturite solo da privati”. La Fai Cisl Umbria ha ribadito, ancora una volta, che “è necessario evitare la vendita del Consorzio ai privati in quanto le logiche di mercato andrebbero a penalizzare l’intero settore agro-alimentare umbro, che vede nel consorzio la casa comune. Quindi, è necessario adesso più che mai intraprendere un percorso comune con le istituzioni per avviare sinergie costruttive anche con i territori limitrofi che possano trovare concreta risoluzione grazie anche all’avvio di un tavolo concertativo. Da noi più volte richiesto”. Condividi