Ufficio Regionale
Italia dei Valori
L’Italia dei Valori esprime apprezzamento per il primo semestre di attività amministrativa della nuova giunta della Provincia di Perugia. Riteniamo che un percorso di innovazione della pubblica amministrazione debba concretizzarsi non solo attendendo passivamente la riforma Calderoli, oppure la politica inquisitoria di stampo brunettiano. È la politica del fare che piace all’IdV e possiamo cogliere in questo primo semestre della condotta del Presidente Guasticchi un esempio positivo di questo approccio. Innovazione del modello organizzativo, importante ottimizzazione delle risorse umane attraverso una radicale riduzione di uffici e servizi, riduzione dei compensi delle partecipate controllate, decentramento dei servizi, importante contributo alla sicurezza con la Polizia Provinciale, politica ambientale.
Assolutamente significativo il contributo al superamento delle tante frammentazioni del trasporto regionale, puntando subito ad una Holding dei trasporti per poi approdare quanto prima ad una azienda unica. Un esempio di razionalizzazione che potrebbe essere imitato in diversi altri settori, primo dei quali la sanità. Assolutamente condivisibile è altresì il proposito di affidare ad una persona di elevata professionalità la conduzione della stessa, riconoscendo che la politica deve essere esercitata presso le istituzioni e che la meritocrazia deve invece caratterizzare ogni settore lavorativo ed in particolare i livelli apicali delle amministrazioni e società pubbliche. La Holding diviene così un primo passo verso la società unica, molto importante in quanto riduce di fatto a due le società operative, una su Perugia e l’altra su Terni, nella speranza che presto si arrivi all’unificazione totale. Poiché la Holding è una società che accorpa trasporti su gomma, trasporti su ferro e trasporti alternativi è necessario che al suo vertice vengano posti dirigenti che diano il massimo delle garanzie in merito alla propria professionalità e lo stesso valga per le due società operative.
Sono primi interventi significativi di un nuovo corso delle politiche della pubblica amministrazione che auspichiamo possano presto contagiare anche il progetto della nuova amministrazione regionale, anche se i primi segnali non sono positivi. Avevamo chiesto l’introduzione di una clausola di democrazia nell’introdurre il collegamento dei designati nel listino alla propria lista elettorale, ma non siamo stati ascoltati. In altre parole, l’IdV è contraria al listino in quanto preferisce un consiglio regionale completamente eletto e non designato dai partiti, anche se parzialmente. Vista l’indisponibilità degli altri partiti a sostenerne l’abolizione, avevamo chiesto di permettere ai partiti interessati di poter inserire nel listino un nome di garanzia che poi, rinunciando a stare in consiglio regionale, avrebbe consentito di nominare il più votato della propria lista.
Nelle valutazioni di cui sopra, la consolazione di non essere soli in questo processo di innovazione, di metodo e di merito.
Saturday
02/01/10
16:32