PERUGIA - La Giunta regionale dell'Umbria ha approvato la nuova legge sulla cooperazione che e' ora trasmessa per la discussione al Consiglio regionale. La norma era stata preadottatata nel novembre scorso e sottoposta alla concertazione con le parti sociali che ne ha confermato l'impianto generale e i contenuti dell'articolato.
Si tratta di un disegno di legge modificativo della legge attualmente in vigore, che risale all'agosto '97. Il punto sulla consistenza e il ruolo delle imprese cooperative in Umbria era stato fatto nella Conferenza regionale del giugno 2008. Quelle funzionanti sono 1.156. Esse danno lavoro a quasi 20mila addetti e realizzano circa 500milioni di euro l'anno di valore aggiunto.
La nuova legge si muove nell'ottica dei mutamenti intervenuti e, si legge ancora nella relazione, coglie la duplice esigenza delle imprese di "stare sul mercato" senza disperdere i propri caratteri mutualisti e solidaristici di fondo. Questi due ultimi principi sono espressamente riconosciuti dalla legge, insieme a quello della intergenerazionalita' del capitale umano ed economico.
Le misure pratiche di sostegno alla impresa cooperativa extra agricola troveranno spazio nella legge per le politiche industriali, la n.25/2008. Nel nuovo testo sono rafforzate le competenze e semplificate le procedure della Consulta regionale. I componenti scenderanno da sei a tre, mentre l'organismo avra' maggiori possibilita' di proposta e per azioni positive per l'occupazione delle donne e dei disabili.
E' istituzionalizzata la Conferenza regionale sulla cooperazione che dovra' svolgersi almeno una volta ogni cinque anni. Studi e ricerche sull'universo cooperativo saranno oggetto di contributo della Regione. Sara' favorita, in questo ambito, la collaborazione tra AUR, Camere di Commercio e Centrali Cooperative.
La promozione delle coop sui mercati esteri sara' parte integrante dei programmi regionali per la internazionalizzazione delle imprese, nell'ambito del piu' generale processo di inserimento delle misure per la cooperazione nei programmi a sostegno dell'industria.
Le nuove concezioni e modalita' di rapporto con la cooperazione sono gia' state avviate dalla Giunta regionale. Nell'ambito del programma annuale della legge 25/2008, e' infatti prevista la revisione dei criteri di gestione del Foncooper, il fondo di rotazione per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, divenuto di totale proprieta' regionale. Rigidi limiti di accesso ne hanno ridotto, negli ultimi due anni, l'operativita'. Ora dovrebbero essere ridotte le soglie per gli incentivi e i limiti massimi di investimento.
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01/01/10
18:52