La crisi economica e sociale che, in forme inedite e con effetti drammatici, sta vivendo la nostra regione, le grandi trasformazioni istituzionali, politiche e sociali che l'hanno investita nell'ultimo decennio, le stesse grandi sfide poste dal federalismo prossimo venturo, chiamano l'intera coalizione del Centro sinistra umbro a responsabilità nuove ed anch'esse del tutto inedite per la portata stessa dei compiti che dobbiamo imporci”.
E’ quanto sostiene l’assessore provinciale al lavoro Giuliano Granocchia in un comunicato che di seguito riportiamo. “Occorre uno slancio programmatico e riformatore che l'attuale dibattito del Partito Democratico dell'Umbria sembra voler aggirare, occorre che la stessa discussione per le prossime elezioni regionali assuma i connotati del coinvolgimento e della partecipazione dell'intera coalizione che si candida a guidare nuovamente l'Umbria per i prossimi cinque anni se non dell'intera società regionale.
In questi giorni siamo stati in verità preoccupati per la piega che ha preso il dibattito del Partito Democratico dell'Umbria. Noi crediamo che allo stallo attuale di questo dibattito possa essere sostituito uno scatto in avanti che solo il confronto tra progetti alla base comuni ma differenziati nelle articolazioni delle priorità può garantire. Un confronto aperto al giudizio dell'intero elettorato del centrosinistra umbro: le primarie di coalizione, a questo proposito, possono offrire un contributo decisivo per sciogliere i nodi e per restituire all'Umbria un progetto politico credibile ed autorevole e un'imprinting programmatico all'altezza delle sfide prima ricordate.
La Federazione della Sinistra è pronta a questo confronto e sarà in grado di mettere a disposizione della coalizione quanto di meglio può esprimere in termini di proposte, di idee e delle donne e degli uomini che si candidano a realizzarle. Il confronto politico che senz'altro si riaprirebbe con lo strumento delle Primarie consentirebbe di fare il punto sull'attuale crisi economica e sociale della nostra regione che pone completamente in discussione le antiche certezze e sta condannando migliaia di lavoratrici e di lavoratori a forme di povertà inedite e drammatiche.
E consentirebbe, altresì, di approfondire le sfide complesse e difficili del federalismo prossimo venturo cui l'Umbria potrebbe essere in grado di rispondere esclusivamente in un contesto di relazioni forti con l'intera Italia di mezzo. L'Umbria contemporanea chiama il centro sinistra ad un rinnovato slancio riformatore, ad una proposta di riforma economica e sociale che per quanto riguarda il nostro Partito ci vede impegnati proprio in questi mesi per l'istituzione del Reddito sociale. Parlare oggi dell'Umbria, dei suoi compiti, dei suoi problemi e delle sue tante risorse, risulterebbe senz'altro più facile coinvolgendo la sua società civile, le sue articolazioni sociali, la sua base politica ed elettorale.
In questo momento un grande e straordinario momento di partecipazione e di decisione popolare può solo far bene, rimetterebbe in campo le tante energie latenti nelle arterie migliori della nostra società, darebbe una risposta coraggiosa alla volontà di protagonismo politico dei giovani e dei cittadini, restituirebbe al centro sinistra la capacità appannata di parlare al profondo delle corde delle forze sociali più vive ed attive della nostra Regione. La stagione politica, economica e sociale che abbiamo di fronte necessita di tempre e scorze dure: facciamo che questa possa essere inaugurata da un atto di coraggio che è anche di umiltà. Le primarie di coalizione rispondono a tutti questi requisiti”.
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