Nell’avviare la discussione consiliare sul Bilancio di previsione il capogruppo Pdl
Piero Sorcini ha posto l’attenzione sulla necessità di una valorizzazione del patrimonio, “non solo in termini di estimo, ma anche reddituali” e di fare chiarezza sul sistema degli affitti, attivi e passivi dell’Ente.
E’ quindi intervenuto
Giancarlo Carocci (Lega Nord) che, nell’anticipare il voto di astensione, ha sostenuto che il documento di programmazione economica dà a suo avviso risposte convincenti in tema di lavoro e sicurezza. “Non faremo sconti a questa Amministrazione – ha detto – ma di volta in volta valuteremo il da farsi. Ci asteniamo in attesa di tempi migliori e di comportamenti sempre più responsabili”.
Intravede coraggio e responsabilità amministrativa dietro il Bilancio di previsione
Franco Granocchia (Idv) che ha sottolineato il dinamismo e attivismo che contraddistingue a suo giudizio questa legislatura, come pure la volontà di diventare punto di riferimento istituzionale sul territorio.
Giudizio positivo sul Bilancio anche da
Luca Secondi (Pd) per il quale l’essere riusciti a rispettare il Patto di stabilità non è un fatto secondario, né scontato, “anche perché al contempo si garantisce efficienza e efficacia”. “La montagna ha partorito il topolino – ha invece commentato
Bruno Biagiotti (Pdl) – perché tolte le spese correnti appena l’1% del Bilancio è interessato dagli investimenti”. A tale proposito il consigliere ha fatto notare che “l’Ente investe direttamente di propria tasca appena 160.000 euro per la viabilità o appena 338.000 euro per le scuole”.
“Questo Bilancio – ha sostenuto di converso
Enrico Bastioli (Sinistra e Libertà) – mantiene i servizi pur scontrandosi con una riduzione delle entrate di 20 milioni di euro”. Il consigliere ha quindi speso parole di apprezzamento per il lavoro svolto da questa Giunta “per recuperare la presenza dell’Ente sul territorio”. Di “vecchia liturgia che non interessa a nessuno” ha invece parlato
Maurizio Ronconi (Udc) secondo cui questo Bilancio è carente in quanto a novità. “Dietro c’è una Provincia che alimenta solo se stessa”, ha sostenuto dichiarando la propria astensione “per dare comunque un incoraggiamento a questa Giunta”.
“E’ un Bilancio di emergenza che però dà anche una prospettiva”, sono state le parole di
Luca Baldelli (Prc), per il quale negli ultimi mesi si è assistito “ad una piccola rivoluzione non tanto dentro quanto fuori del Palazzo”. Anche
Giampiero Fugnanesi (Pdci) ha definito questo un Bilancio di emergenza, come lo è la finanza pubblica in generale. Quindi ha tenuto a precisare come il partito che rappresenta “è propositivo e non di peso a questa maggioranza nel rispetto della volontà degli elettori”.
Il capogruppo del Pd
Giampiero Rasimelli ha posto invece l’accento sull’importanza del lavoro che sta compiendo questa Amministrazione provinciale teso a “ricostruire il ruolo della Provincia sul territorio ed una filiera istituzionale efficiente”. Infine per
Franco Asciutti (Coalizione Pdl-Lega Nord) “occorre saper agire con lungimiranza facendo previsioni a lungo termine”.
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