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GUBBIO - «A un anno dallo sterminio di civili perpetrato da Israele nella fascia di Gaza con l’operazione “Piombo Fuso”, il regime del presidente egiziano Hosni Mubarak nega il via libera ai 1.400 partecipanti internazionali alla marcia “Gaza freedom March” tenendoli di fatto come detenuti in libertà vigilata, chiusi in hotel trasformati in prigioni di lusso, privati di autobus e mezzi di trasporto". "Questa gravissima azione del governo egiziano - affermano in una loro nota il sindaco di Gubbio, Orfeo Goracci, e l'assessore Lucio Panfili - riapre, e ve n’è bisogno per le nostre coscienze di osservatori distratti, la ferita delle condizioni di vita cui sono tenuti da decenni circa 1,5 milioni di palestinesi abitanti la striscia di Gaza, che vivono in un territorio di 360 Kmq sotto un blocco asfissiante che impedisce l’accesso anche ai beni di prima necessità". "Non finirà mai di sorprendere - osservano ancora i due amministratori eugubini - la crudeltà con cui Israele ed i governi di paesi circostanti compiacenti trattano la popolazione palestinese, privata del diritto di cittadinanza e dei mezzi per sopravvivere. Ai palestinesi viene chiesto l’annullamento della propria identità di paese e di popolo per veder riconosciuto il diritto individuale ad esistere". "Riteniamo gravissima - aggiungono - l’iniziativa del governo egiziano che non consente l’esercizio democratico ed internazionale a manifestare contro l’assurdo blocco di Gaza e ci uniamo a coloro che denunciano tale iniziativa come l’anticamera alla definitiva chiusura dei punti di accesso degli approvvigionamenti minimi destinati alla popolazione palestinese della striscia. Resta fermo l’impegno a sostenere qualsiasi iniziativa tesa a ostacolare questo disegno ed a rilanciare l’impegno internazionale a dare risposte alla necessità di giungere quanto prima ad avere le necessarie garanzie per “due Popoli due Stati”, unica e vera risoluzione del conflitto mediorientale.» Condividi