Centoventi alloggi realizzati, 285 in corso di realizzazione più trenta autorimesse, da locare a canone sociale o concordato. Sono questi alcuni dei numeri dell’attività degli ultimi cinque dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica resi noti oggi durante la conferenza di fine anno e di fine mandato per la presidenza e il consiglio di amministrazione. Numeri a cui va aggiunta la prossima realizzazione di 87 alloggi, tra nuove costruzioni e recuperi, appena finanziati dalla giunta regionale. “Il 75 per cento della popolazione, seppur attraverso mutui, possiede una casa di proprietà. Ma c’è un quarto di cittadini che invece non riesce a pagare i canoni di mercato: per questo motivo la nostra azienda si dimostra sempre più utile alla popolazione – ha spiegato il presidente dell’Ater di Perugia, Furio Benigni -. E in questi cinque anni di mandato, seguendo gli ultimi piani triennali della Regione Umbria, abbiamo realizzato tutti questi alloggi che, nonostante non si riesca a soddisfare tutte le richieste di cittadini, sicuramente vanno ad arginare il fabbisogno legato all’emergenza abitativa. Alcuni dei nostri progetti futuri, inoltre, rientrano nei Piani urbani complessi 2 di Perugia, Gubbio e Spoleto: proprio qui andremo a realizzare, nello spoletino palazzo Leonetti Luparini, circa 7 alloggi, mentre con il recupero di parte del vecchio ospedale di Gubbio realizzeremo altri 14 appartamenti. Ulteriori 14 alloggi arriveranno dal recupero di un edificio di via dei Priori, a Perugia. Via in cui ristruttureremo presto, dopo il mandato del Comune che ci ha nominato soggetto attuatore, la Torre degli Sciri, da aprire per visite turistiche”.
Tanti i progetti in cantiere, quindi, con un’attenzione particolare all’aspetto sostenibile della costruzione di nuovi edifici, dall’utilizzo di impianti fotovoltaici fino ad accorgimenti tecnici per il risparmio energetico, e la consueta “vicinanza” alle esigenze economiche delle famiglie, con i canoni, tra sociale e concordato, che in media si aggirano sui 120 euro mensili. “È dal 1996 – ha proseguito Benigni – che non aumentiamo i prezzi delle locazioni, al di là dei dovuti adeguamenti Istat”. Una “vicinanza” che si sostanzia anche nella creazione, insieme alla Regione Umbria, di un’agenzia per gli alloggi che connetta la domanda e l’offerta di abitazioni: l’Ater, attraverso dei bandi, reperisce alloggi non utilizzati o non locati e offre delle garanzie sulla gestione ai proprietari che, in cambio, sono tenuti a praticare canoni concordati, quindi più bassi rispetto al prezzo di mercato. “In questi anni del nostro primo mandato – ha proseguito Benigni a nome anche del consiglio di amministrazione – abbiamo concluso l’aziendalizzazione dell’Ater, con la possibilità di operare sul mercato libero, chiaramente con l’obiettivo di reinvestire i guadagni per l’edilizia pubblica. Abbiamo proseguito nella programmazione delle vendite degli alloggi dai costi di gestione troppo elevati (magari appartamenti unici all’interno di condomini in cui non avevamo altre proprietà) per razionalizzare spese e risorse.
“Abbiamo puntato molto – ha poi sottolineato il consigliere di amministrazione Maria Grazia Ricci – sul risparmio energetico, realizzando a Spoleto, in piazza d’Armi, il primo edificio certificato in classe A da CasaClima nel centro Italia. Con l’accordo, inoltre, firmato con SiEnergia, abbiamo concesso alla società di installare pannelli fotovoltaici sui tetti degli ottocento edifici che gestiamo nella provincia. A questo proposito, infine, voglio sottolineare lo stretto rapporto di collaborazione che si è creato con i 59 Comuni di nostra competenza: per questo motivo a tali amministrazioni, il 9 febbraio, consegneremo un’indagine conoscitiva sull’edilizia residenziale pubblica nei relativi territori che, tra dati su abitanti, case o necessarie manutenzioni, fornirà una fotografia dello stato di questo tipo di edilizia. Un lavoro ‘aperto’, con possibilità di aggiornamento dei relativi indicatori, per avere sempre sotto mano un quadro preciso della situazione”.
All’incontro hanno partecipato anche il direttore generale dell’Ater di Perugia, Carlo Pedini, e il suo prossimo successore, l’ingegnere Luca Federici, e il consigliere Pino Lorenzetti, che con la Ricci hanno rappresentato gli altri due membri del cda Bruno Bini e Corrado Chieli.
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