ASSISI - Partiti e movimenti del centrosinistra (Mongolfiera, Rifondazione comunista, Sinistra critica, Sinistra ecologia e libertà) nel corso di una riunione congiunta hanno approvato un documento di sfiducia all'amministrazione comunale di Assisi. Questo il testo: La maggioranza non c’è più, Ricci si dimetta, elezioni a primavera La maggioranza di centrodestra che amministra ad Assisi si è dissolta. Il vicesindaco, Giorgio Bartolini, ha annunciato la sua intenzione di candidarsi alle prossime elezioni sfiduciando, così, il sindaco e la sua giunta. Ricci ha preso atto del licenziamento e si è affrettato ad annunciare che non si ricandiderà alla carica di primo cittadino e punta ad essere eletto alla Regione. Un sindaco dimezzato, quindi, non più in grado di coordinare la Giunta, che si è fatto promotore di un patto con l’Udc che, nella sostanza, va contro il mandato elettorale. D’altra parte l’Unione di Centro in un attimo rinnega se stessa e 4 anni di opposizione, di dure critiche alla Giunta nella quale oggi chiede di entrare. Un’inversione a “U” in piena autostrada, una manovra spregiudicata e pericolosa. Oggi il blocco politico che ha vinto le elezioni amministrative del 2006 si è disperso in molti frammenti. La Destra sta con Bartolini, stessa cosa dicasi per il consigliere Pastorelli uscito dal PDL per creare la Lega per Assisi. I tre consiglieri della Lista Bartolini seguono il suo leader e anche all’interno del Pdl il vicesindaco sembra avere diversi seguaci. Risultato: totale ingovernabilità. Un tutti contro tutti che verrebbe ulteriormente aggravato dall’entrata in maggioranza dell’Udc. La città di Assisi e le frazioni soffrono per la crisi del turismo e delle imprese, il territorio versa in condizioni di degrado. C’è bisogno di un governo competente, efficiente e nel pieno delle forze. Requisiti che mancano totalmente a questa amministrazione comunale. Il mandato degli elettori è stato evidentemente tradito. Per queste ragioni le forze di centrosinistra chiedono le dimissioni del Sindaco e della Giunta e ritengono che si debba tornare a consultare i cittadini prima possibile. Condividi