di
Isabella Rossi
Dove nascono e cosa significano il piacere, la rabbia, l'odio, il dolore? Una nuova collana dal titolo "L'alfabeti per le emozioni" (Cittadella Editrice di Assisi) recentemente presentata da Ciformaper, il Centro italiano di formazione-psicologia-relazione, si è posta l'obbiettivo di esplorarle fornendo importanti chiavi di lettura.
Emozioni gridate nei media ma spesso negate nel privato. Tolta la piazza virtuale, in una società che ha cancellato molti dei suoi riti collettivi, l’elaborazione delle emozioni è sempre più fatto individuale, con conseguenze spesso gravose. ”C’è un bisogno molto diffuso di una maggiore competenza, di leggere, di cogliere, di capire e gestire le emozioni”, ha spiegato Rosella De Leonibus, psicoterapeuta e curatrice della collana, insieme a Nino De Giosa, responsabile della parte redazionale.
Quattro i volumi sinora presentati. Iniziando dalla paura – “P come paura” di Rosella De Leonibus -. E’ un luogo comune credere che la sicurezza sia l’antidoto alla paura, secondo la psicoterapeuta, e “riconoscere la fragilità può far rifiorire il deserto nelle nostre vite”. Leggere la paura significa confrontarsi con una vulnerabilità spesso scaturita dal “bisogno di legami che non siano cappi”. E sempre i legami sociali, le reti e i contatti possono aiutare a superare elementi d’insicurezza nel contesto sociale. Particolarmente forte è l’amplicazione della paura nei momenti di transizione, come il passaggio dall’adolescenza all’età adulta o dalla prima età adulta alla seconda.
In Italia, “dove il consumo di ansiolitici supera quello delle aspirine”, spesso il ricorso alla terapia farmacologica avviene per “liberarsi dal male” senza decodificare il messaggio, impedendo la legittimazione di emozioni “scomode” e perdendo il loro enorme potenziale
“Scegliere la propria progettualità è doloroso nell’adolescenza”, ha sottolineato Barbara Montanini, autrice di “D come Dolore”. Accettare la rabbia e le sue linee di confine può essere determinante per capire difetti e limiti (“R come rabbia” di Andrea Bramucci). Fondamentale è la riscoperta del piacere, la cui mancanza “ci dice che qualcosa si è interrotto anche nell’aprirsi all’altro”(“P come piacere” di Deborah Tamanti).
Ai primi volumi pubblicati nella collana se ne aggiungeranno presto degli altri: “F come Felicità”, “V come Vergogna”, “U come umiltà”, “G come Gelosia”, “C come Colpa” e “C come Coraggio”.
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