I disagi avvenuti presso l’ufficio postale di Ponte San Giovanni nella giornata di ieri sono al centro della nota di Renzo Baldoni, consigliere comunale del Pdl. Il consigliere lamenta la disparità di trattamento operata dall’ufficio tra gli utenti ordinari ed i correntisti, tale da determinare una vera e propria concorrenza sleale. Da qui le proteste del rappresentante dell’opposizione comunale. Di seguito la nota integrale. “Concorrenza sleale” e forzata divisione discriminatoria dei cittadini/clienti in paziente attesa del proprio turno per pagare i vari bollettini postali. Questo è quello che è successo all’Ufficio Postale di Ponte San Giovanni nella tarda mattinata di oggi. Non è la prima volta che tali incresciosi inconvenienti succedono, ma sicuramente è la prima volta che si è manifestata una democratica contestazione liberatoria. Mi sono indignato e quindi “ribellato” a quella che reputo una palese forzatura e una inaccettabile discriminazione. Questi i fatti: Arrivo all’ufficio postale alle ore 12,23 (scontrino), prendo il numero A294 (in prenotazione c’era il numero A225). Contemporaneamente vedo un altro cartellone con il numero E102 in prenotazione. Aspetto, aspetto, ed ancora aspetto ma stranamente scorre solo la numerazione della serie E, mentre la numerazione della seria A rimane sempre al palo. Utenti venuti dopo di me vengono serviti, io unitamente a tanti altri rimaniamo sempre al palo. Chiedo una spiegazione e mi viene risposto che i “correntisti postali” hanno una corsia preferenziale” rispetto agli altri cittadini non correntisti. Mi indigno, ma mi viene nuovamente risposto “ queste sono le regole, se non le stanno bene vada da un’altra parte, noi siamo una società privata e stabiliamo noi i regolamenti”. L’indignazione aumenta ed il salone, come sempre accade in queste occasioni, si divide in pro (la maggioranza) e contro (i correntisti) e potete immaginare quello che è successo. Anche il personale dell’ufficio postale si è manifestato in parte guelfo ed in parte ghibellino. Sono intervenuti anche i carabinieri (da me chiamati) e la polizia postale che positivamente hanno riportato la dovuta calma e serenità. In ogni caso, io che sono arrivato alle ore 12,23 (A294) sono stato “servito” alle ore 13,14, mentre il correntista privilegiato arrivato alle 13,07 (E128) è stato “riverito” alle ore 13,14. Io, comune mortale dopo 51 minuti; il Sig. correntista dopo 7 minuti. Tutto questo al solo scopo di costringere i cittadini ad aprire un rapporto di C/C con le Poste Italiane. E’ concorrenza sleale o no? Agli organi di controllo la risposta. E’ discriminazione sociale o no? Alla comunità cittadina il giudizio finale. Non tiriamo troppo la corda, alla fine si potrebbe spezzare”. Condividi