di Luca Baldelli Capogruppo Prc Provincia di Perugia PERUGIA - I passi avanti compiuti in direzione della formazione della Holding regionale dei trasporti non possono che essere accolti favorevolmente dal PRC, che in maniera decisiva ha contribuito e contribuirà a costruire questo processo, che consente di abbattere i costi dei Consigli di Amministrazione, le diseconomie e altre disfunzioni nella prestazione dei servizi. Ad un atteggiamento, proprio di alcuni esponenti politici della passata Giunta provinciale, di eccessiva frettolosità nel realizzare questo processo, senza tener conto della necessità di salvaguardare al massimo il livello complessivo dei servizi, sia su gomma che su rotaia, si è sostituito in questi mesi un metodo di lavoro più serio e rigoroso che, per merito delle forze politiche di centro–sinistra (le quali hanno discusso intensamente, all’interno dei Dipartimenti e delle Aree tematiche, la questione della Holding), ha consentito di mettere sul tappeto le questioni rimaste in sospeso (FCU, intermodalità, Minimetrò, Spoletina ecc…) attivando, con un confronto serrato tra Provincia, Regione, Comune di Perugia, tutte le risorse necessarie per far partire presto e bene la Holding, garantendo per il futuro la massima funzionalità ed efficienza di tutti i comparti del trasporto, in attesa che trovi compimento il vero obiettivo, che è e resta quello dell’Azienda unica. Grandi meriti vanno all’assessore provinciale Stefano Feligioni, al presidente della Provincia Guasticchi, all’assessore del Comune di Perugia Ciccone, all’assessore regionale Rometti, che hanno dimostrato di credere fortemente nell’operazione Holding. Il Gruppo provinciale del PRC, come ha sempre affermato in tutti questi anni di dibattito sulla Holding, ritiene che il processo di costruzione della medesima debba non solo tutelare per intero tutti i posti di lavoro , ma debba essere anche l’occasione per attuare, grazie ai risparmi che si produrranno sul fronte della spesa, miglioramenti salariali per i lavoratori del settore trasporti, specie per quelli più penalizzati da un regime contrattuale che prevede eccessive discrepanze tra lavoratori giovani e lavoratori con anzianità di servizio (vedi il caso APM). Gomma e rotaia debbono poi rappresentare i due punti di forza di un sistema intermodale di trasporti che, in virtù della sua efficacia, capillarità e convenienza, disincentivi al massimo l’uso del mezzo privato. Per quanto riguarda le aree periferiche e svantaggiate, servite oggi nel trasporto da società come la “Spoletina”, sarà necessario impegnare il Parlamento nazionale nella definizione di una Legge quadro per il trasporto pubblico nelle aree montane e collinari, necessaria se alla lunga si vorranno mantenere assieme sostenibilità economica e livello dei servizi in aree a bassa densità di popolazione, con costi di esercizio maggiori per il comparto autobus. Condividi