E' finita dopo 74 giorni la latitanza di Taulant Toma, l'albanese di 25 anni evaso dal carcere di Terni il 9 ottobre scorso: il giovane è stato bloccato ieri in un residence di Casarile, in provincia di Pavia, dal Nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria assieme agli agenti del commissariato Venezia-Garibaldi di Milano. Toma, in carcere per rapina, violazione della legge sulle armi, furto, lesioni ed altro, era riuscito a scappare in modo rocambolesco dal carcere umbro e aveva fatto perdere le proprie tracce. Gli uomini del nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria però, attraverso pedinamenti e intercettazioni ambientali e telefoniche, sono riusciti ad arrivare ai personaggi che coprivano la sua latitanza, sui quali tra l'altro era in corso un'indagine da parte della polizia per una serie di rapine commesse nell'hinterland milanese. Ieri, dopo una serie di pedinamenti, gli agenti hanno individuato Toma nei pressi del residence e lo hanno bloccato assieme ad altre due persone: il cugino Erjis Kuni e Valentin Lazri. Quest'ultimo al momento del fermo aveva in tasca una pistola con matricola abrasa e mezzo chilo di cocaina. I tre sono stati portati nel carcere di San Vittore. All'interno dell'appartamento in cui si nascondevano i tre, sono state recuperate altre 4 pistole, munizioni, attrezzature in dotazione alle forze di polizia e un quantitativo ingente di refurtiva, probabile provento delle rapine. Sequestrate anche 4 auto di grossa cilindrata, probabilmente rubate. L'allarme per l'evasione di un rumeno dal carcere di Terni fu dato intorno alle 14,30-15. Secondo le prime informazioni durante l'ora d'aria, mentre i detenuti giocavano a pallone, l'evaso scavalcò un muro di cinta servendosi di lenzuoli annodati. Condividi