di D.B. Riportiamo un'ampia sintesi degli interventi di Alberto Stramaccioni e Maria Rita Lorenzetti durante l'assemblea regionale del Pd che si è conclusa questa sera alle 21. ALBERTO STRAMACCIONI Ritengo che stasera si debba provare a fare un passo avanti a partire dalle cose che ci ha detto Bottini. Un passo avanti nel senso di cominciare a lavorare per superare conflitti e contrapposizioni ben presenti fra di noi. E sono conflitti e contrapposizioni ben presenti nel Pd non solo in Umbria ma anche a livello nazionale. Questo si aggiunge ad una discussione che è diversa da quella di altre regioni che hanno altre vicende particolari. La situazione dell’Umbria è una situazione che non deve essere sottovalutata dalla direzione nazionale, sempre però salvaguardando la nostra autonomia. Così come è bene che chi ha il massimo di responsabilità se le assuma e non guardi l’evolversi degli eventi registrando la situazione o dicendo sono a disposizione e vediamo quello che succede (il riferimento è a Maria Rita Lorenzetti, ndr). Perché io ritengo che non sia il modo di contribuire ad una decisione larga e condivisa, qualunque essa sia. Per come è nato il Pd e per come ha vissuto il dibattito, per il tipo di congresso fatto, non è pensabile che tra due protervie prevalga una sull’altra. Le due protervie sono rappresentate da chi a tutti i costi vuole continuare con questa classe di governo e da chi non lo vuole, L’una però è meno grave dell’altra perché l’avvicendamento e il ricambio sono un fatto normale e fisiologico utile al partito e all’Umbria. Ora siamo al punto in cui queste due protervie si stanno confrontando. Lamberto ha lanciato una proposta di discussione. Questo era uno stato d’animo, una volontà politica che poteva essere messa in campo tanto tempo fa. Quando si parla di sondaggi bisogna pensare che c’è stato un sondaggio che ha interessato 75mila umbri. E se non siete d’accordo con me nel dire che la classe di governo è uscita delegittimata da quel voto almeno si rifletta su quel risultato. Ritengo anche io che si debbano evitare le primarie. Chi ha però la massima responsabilità dica qualcosa in più. Se si rimane in una logica di contrapposizione è difficile avviare il dialogo che Lamberto chiede. MARIA RITA LORENZETTI Concordo con il segretario. Ogni volta che si cerca un equilibrio politico io ritengo che questa sia una cosa buona. Io appartengo alla scuola di quelli che pensano che non esistono autocandidature o nascondimenti rispetto alla discussione politica franca all’interno del gruppo dirigente. E quando dico che rimango a disposizione intendo dire semplicemente questo, e non che voglio rimanere attaccata alla poltrona rimanendo per questo a disposizione di tutto e di tutti. Anche io ritengo che dieci anni siano un tempo congruo. E però ritengo sgradevole che per dire si eviti una discussione franca e aperta e non si voti sul merito. Condividi