Consiglio Comunale Corciano/ Capogruppo Prc: ecco perché mi sono opposto alla riduzione della fascia di rispetto per i boschi

Dal Capogruppo del Partito della Rifondazione Comunista in consiglio comunale di Corciano Paolo Corgna: Ieri si è riunito il consiglio comunale di Corciano, tra i vari punti esaminati, quello più importante è stato relativo all’integrazione degli articoli 38 e 10 delle norme tecniche strutturali e operative del Piano Regolatore Generale di Corciano; vale a dire una tutela maggiore di quei boschi che attualmente sono già tutelati, con fasce di rispetto ambientale superiore ai 20 metri, mentre nei boschi della parte operativa del P.R.G. delle zone di Solomeo, San Mariano, Conca del Sole e altri, si è proposto una riduzione della fascia di rispetto ambientale da 20 a 5 metri e questo, solo per consentire la costruzione di nuovi insediamenti abitativi. Sin dalla presentazione in commissione e nelle riunioni di maggioranza consiliare, mi sono sempre opposto alla riduzione di questa fascia, perché di fatto le nuove costruzioni con soli 5 metri di distanza dal bosco distruggerebbero le radici ed i rami del bosco medesimo; ho proposto una fascia di rispetto ambientale più ampia per evitare questo ulteriore danneggiamento al nostro verde, ma su questa mia proposta c’è stata una secca risposta negativa da parte dell’assessore proponente e per questo motivo ho deciso, in segno di dissenso, di non discutere e non votare la proposta uscendo dall’aula consiliare. In questo periodo mi sono documentato sulla Legge Regionale in materia di tutela dei boschi; un fiume di articoli di buone intenzioni che nella pratica vengono vanificate dagli indirizzi che l’ente Provincia dà ai Comuni, indicando in 5 metri la fascia minima di rispetto ambientale. Vorrei rivolgere una domanda ai tecnici addetti alla salvaguardia dei boschi per conoscere il motivo per il quale, i boschi da tutelare, sia quelli censiti nella parte strutturale dei P.R.G. che quelli censiti nella parte operativa, non possono avere le stesse normative. Ed inoltre, quali sono le motivazioni addotte dai tecnici per decidere che solo 5 metri di distanza sono sufficienti a non danneggiare il bosco?