PERUGIA – “La Regione Umbria ha sempre fatto la propria parte seguendo con attenzione il Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, e finanziandolo a più riprese attraverso i suoi bandi, anche con il Fondo Sociale europeo”. È quanto sottolinea l’assessore regionale all’Istruzione Maria Prodi, in merito ad una mozione che avevano presentato in mattinata i consiglieri regionali Masci e Sebastiani. “Quanto al cambiamento di natura statutaria del Laboratorio – afferma l’assessore - tutti i soggetti interessati al Laboratorio riconoscono nel Comune di Foligno una funzione di coordinamento, tanto è che la Regione ha partecipato a tutti gli incontri indetti dal Comune stesso di analisi e di ricognizione sulle prospettive di rilancio del Laboratorio e sarà impegnata, una volta che sia decisa una nuova struttura consortile a sostenerla, anche in funzione di un rafforzamento della cultura scientifica, verso cui la Regione sta investendo risorse e azioni specifiche”. “Il Consiglio regionale dell’Umbria impegni la Giunta affinché adotti tutte le misure necessarie, utilizzando anche gli interventi previsti dal Programma operativo regionale - Fondo sociale europeo, finalizzati a migliorare i sistemi scolastici e potenziare la connessione tra istruzione e impresa, affinché il Laboratorio possa continuare nella propria opera, fino ad oggi condotta con estrema professionalità e competenza, anche mettendo a disposizione le risorse finanziarie umane e strumentali ritenute necessarie”. Lo avevano chiesto in mattinata i consiglieri regionali Luigi Masci, vice capogruppo del Pd a Palazzo Cesaroni, ed Enrico Sebastiani (FI – Pdl), presentando la loro mozione urgente al Consiglio regionale che auspicava “un impegno diretto della Regione Umbria ed un intervento nei confronti del Governo nazionale volto al rafforzamento della natura giuridica del Laboratorio di scienze sperimentali di Foligno ed al conferimento a questo ente di una adeguata dotazione finanziaria ed umana”. “Si tratta – spiegavano Masci e Sebastiani – di una testimonianza viva di come supportare in maniera concreta la formazione dei docenti e la quotidiana attività didattica di tanti studenti. E’ per questo che il Laboratorio di scienze sperimentali di Foligno merita tutto il sostegno delle istituzioni regionali. Dopo dieci anni di attività, undici laboratori scientifici aperti, oltre quaranta progetti innovativi di formazione per insegnanti, di cui alcuni di dimensione europea – sottolineavano i consiglieri – l’ente da settembre 2009 non riceve più il necessario sostegno dall'amministrazione scolastica regionale a causa della decurtazione degli organici. Condizione questa – aggiungevano – che non consente all'Ufficio scolastico regionale di dedicare risorse umane al laboratorio e che rende inoltre impossibile un sostegno autonomo alle diverse attività da parte delle singole scuole”. Luigi Masci ed Enrico Sebastiani ricordavano anche che “il Laboratorio di scienze sperimentali di Foligno nasce dalla decisione di quindici istituti scolastici umbri di consorziarsi per dare vita ad una struttura che consentisse di fornire adeguato supporto nelle attività didattiche e formative delle discipline scientifiche destinate a studenti e docenti: una originale e positiva esperienza di promozione della cultura scientifica”. Nell’atto presentato si chiedeva inoltre alla Giunta di “operare in sintonia con il Governo nazionale per procedere alla costituzione di una struttura avente natura giuridica diversa dall’attuale ed idonea a garantire il potenziamento dell’attività del laboratorio, affinché esso sia un punto di riferimento per tutte le Istituzioni scolastiche umbre e nazionali, nella prospettiva di collaborazioni anche con centri scientifici europei”. Condividi