di Nicola Bossi
Da 30 anni a 16. Un balzo lungo 14 anni ipotetici da fare in una cella insieme ad altri condannati. Eppure Rudy Guede - confermato omicida di Meredith Kercher anche oggi in Appello - ha lasciato il palazzaccio senza dire una parola, tra l'altro molto provato.
Al ragazzo ivoriano la Coprte ha riconosciuto alcune attenuanti e poi la scelta del rito abbreviato è stata pagante ai fini di un corposo sconto di pena. E' tutto basato su un calcolo aritmetico: 24 anni per omicidio volontario e violenza meno le attenuanti porta il tutto a 16 anni. I 24 anni per omicidio sono stati calcolati sulla base del rito abbreviato. In caso di processo normale sarebbero stati molti di più.
Gli unici ad aver parzialmente esultato sono stati gli avvocati della difesa (Nicodemo Gentile e Walter Biscotti) che erano stati messi sotto accusa per i 30 anni già beccati in sede di rito abbrevviato davanti al
Gup. Una sentenza pesantissima per rito alternativo. Ma invece alla fine - e per adesso - la strategia della difesa ha dato i suoi frutti.
Va tenuto conto un aspetto: di questi 16 anni incassati Rudy ne ha già fatti due in carcere, quindi la pena da scontate - Cassazione permettendo - è di 14 anni. Guede ha solo 24 anni e quindi tra i 31 e i 33 anni, potrebbe riacquistare la semi-libertà. E ricostruirsi una vita.
16 anni per un omicidio sono veramente pochi. Ma 16 anni per un innocente sono un inferno in vita. Rudy si dichiara innocente. La Cassazione scriverà la parola fine su questa brutta storia iniziata il 1° novembre del 2007.
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