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Dichiaravano redditi modesti, ma possedevano yacht, appartamenti di lusso, vetture di grossa cilindrata. Contribuenti umbri, nei confronti dei quali sono scattati i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate che ha accertato nel corso del 2009 oltre 10 milioni di euro tra maggiore imposta e sanzioni nascosti al fisco. Gli accertamenti sintetici, così si chiamano le indagini che dal tenore di vita del contribuente ricostruiscono l’effettiva capacità contributiva, sono stati circa 500 nel corso del 2009 e sono stati contraddistinti da un’elevata proficuità: per ogni accertamento effettuato la maggiore imposta accertata è stata in media di 12 mila e 900 euro, con punte che in alcuni casi hanno raggiunto i 130 mila euro. “L’Agenzia delle Entrate – commenta Gennaro Esposito, Direttore Regionale dell’Umbria – ha deciso di dare un forte impulso all’attività di accertamento basata sul confronto fra i redditi dichiarati e l’effettiva capacità di spesa del contribuente. Accertamenti, tecnicamente chiamati sintetici, che necessitano di un’accurata attività di intelligence poiché fondati sulla reale capacità contributiva dei contribuenti: tenori di vita elevatissimi non giustificabili dalle dichiarazioni fiscali presentate. La bontà delle indagini svolte – continua Esposito – è dimostrata dalla proficuità degli accertamenti. La realtà umbra permette di colpire in maniera precisa le sacche di evasione se le indagini sono svolte in maniera mirata. Per questo è necessaria un’attenta analisi e uno studio del territorio, in collaborazione anche con gli enti locali, che permetta di non sprecare risorse e di andare quasi a colpo sicuro”. Le indagini svolte attraverso gli accertamenti sintetici hanno contribuito in maniera sensibile all’incremento del gettito da attività di accertamento e controllo in Umbria, che nel periodo gennaio-ottobre 2009, ha raggiunto la quota di 77 milioni di euro. Condividi