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(AKR) – PIEGARO - Una volta trascorse le festività natalizie, l’abete usato come albero di Natale troppo spesso finisce per essere gettato in un cassonetto, abbandonato e lasciato morire sul balcone di casa, oppure piantato in giardino o in un altro spazio verde a disposizione senza tenere conto che si tratta di una specie vegetale che non ha nulla a che vedere con il nostro contesto ambientale. Si condanna in ogni modo spesso la pianta a morire per incompatibilità climatica. D'altra parte se l’esemplare trapiantato sopravvive, non solo si opera una sorta di contaminazione estetica del paesaggio, ma si corre il rischio di innescare un vero e proprio processo d’inquinamento genetico del patrimonio vegetativo tipico. Per questo, anche quest'anno, la Comunità Montana ha deciso di regalare a tutti coloro che dopo le festività (a partire da giovedì 7 gennaio) porteranno l’abete usato al magazzino di Collestrada o al vivaio dell'Ente, a Castiglion Fosco di Piegaro, una piccola pianta di ulivo (alta circa 70-80 centimetri), purché naturalmente dispongano di uno spazio verde dove piantarla. Gli abeti consegnati saranno ripiantati all’interno del vivaio, anche se pochi di essi (meno del venti per cento, dicono gli esperti dell’Ente) riusciranno a sopravvivere allo shock conseguente alla permanenza prolungata all’interno di ambienti chiusi e riscaldati. Duplice l’obiettivo perseguito dalla Comunità Montana con questa operazione: da un lato si vuole salvaguardare la tipicità del paesaggio, evitando che si diffondano specie vegetali estranee al territorio, con conseguente rischio di inquinamento genetico; dall’altro si vuole promuovere la diffusione di piante autoctone, insieme con una maggiore consapevolezza delle tipicità del nostro contesto paesaggistico e ambientale. Gli abeti di Natale potranno essere consegnati al magazzino di Collestrada a partire da giovedì 7 gennaio (dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13) e al vivaio di Castiglion Fosco di Piegaro (dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13, e anche dalle 14.30 alle 17.00). L’iniziativa rientra in una più generale politica di tutela delle specificità ambientali e paesaggistiche perseguita dall’Ente. Specificità che costituiscono elementi essenziali dell’identità del territorio e devono dunque essere adeguatamente valorizzate nell’ambito di un modello di sviluppo sostenibile. Condividi