Nella sua sessione pomeridiana, come detto, di lavori il consiglio regionale sta discutendo le nuove norme per l'elezione della massima assemblea elettiva e del presidente della giunta regionale. La proposta era stata approvata nei giorni scorsi in commissione statuto con il voto favorevole di Pd (estensore della proposta originale), Pdl, Pdci e Prc, l'astensione dell'Udc ed il voto contrario dello Sdi (Sinistra e libertà non era presente in commissione). L'Idv, nettamente contrario, aveva abbandonato i lavori. Dopo il sì della commissione, la proposta era stata subito calendarizzata all'ordine del giorno dei lavori del consiglio per poter essere applicata alle prossime elezioni regionali. Oggi ha relazionato in aula sulla nuova legge elettorale il capogruppo del Pd, Gianluca Rossi, che l'ha definita ''un segnale politico forte'' ed un modo ''per ricollegare meglio, tramite il voto di preferenza, eletti ed elettori, ed anche per garantire maggioranze di governo stabili in una democrazia dell'alternanza''. Il capogruppo Idv, Oliviero Dottorini, ha rimarcato subito tutte le sue critiche e perplessità, definendo il testo giunto in aula ''una legge sbagliata, frutto indecoroso di un accordo trasversale che, per il centro sinistra, arriva all'autolesionismo''. Critiche particolare, Dottorini le ha rivolte alla previsione di un listino bloccato con il premio di maggioranza: ''Fa correre il rischio - ha ribadito - di compiere un percorso antidemocratico. E' una vera e propria truffa a danno degli elettori, perché garantisce postazioni privilegiate a chi non si sottopone al giudizio del corpo elettorale. Insomma - ha ribadito Dottorini - un inciucio, che l'Idv ha cercato invano di sventare con un emendamento bocciato in commissione ma che oggi verrà ripresentato, sperando in un ripensamento. Altrimenti noi non possiamo approvare questa legge”. Condividi