Da Il Manifesto: La differenza tra un grande leader e i comuni mortali è la lungimiranza. Non si può che ammirare l'astuzia sopraffina con cui massimo D'Alema, punta ad alti traguardi, magari addirittura il Telegatto. “Certi inciuci fanno bene”, nobile concetto, corollario alla frase del giorno prima su Silvio Berlusconi e i suoi guai giudiziari. Testuale: “Se per evitare il suo processo devono liberare centinaia di imputati di gravi reati, è quasi meglio che facciamo una leggina ad personam per limitare il danno all'ordinamento e alla sicurezza dei cittadini”. Bravo! Nuove parole d'ordine: “Ci lasceremo intimidire!”. Oppure: “Noi si che abbiamo il coraggio di cedere ai ricatti!”. O anche: “Caliamo le braghe subito, prima che gli venga in mente di chiederci anche le mutande!”. Come sappiamo, ogni concessione ha il suo tornaconto: tutto dipende da cosa il PD riuscirà ad averne in cambio. Il numero di cellulare di Noemi? L'indirizzo del sarto di Cicchitto? Un volume con le poesie di Bondi? Si tratta di superare quel concetto massimalista della legge uguale per tutti, un volgare enunciato anti-inciuci, sarà mica stato scritto dalle solite forze “a sinistra del PCI?” che infastidiscono D'Alema da sessant'anni? Bene, ma cosa chiedere come contropartita? Forse il privilegio di continuare a fare opposizione. Dopotutto se la patente di oppositore la dà il capo del governo coadiuvato da Cicchitto, bisognerà pur meritarsela. PS) Come si vede, il 2010 non sarà un anno facile. Per essere meno soli, procuratevi il calendario del manifesto, affronterete l'anno con al fianco 365 vigorosi rivoluzionari, ognuno collocato senza inciuci nel giorno del suo compleanno. Il 20 aprile, data di nascita di massimo D'Alema, c'è Jean Mirò. Sarà un caso, ma anche no, servono disegno migliori, e il surrealismo è molto meglio del surreale. Auguri. Alessandro Robecchi Condividi