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GUBBIO - Appuntamento alle ore 21, questa sera, nella suggestiva cornice della Chiesa di San Domenico, per quello che è considerato l’evento clou del Natale, organizzato da Comune di Gubbio, con il sostegno di Colacem, Park Hotel ai Cappuccini, Camera di Commercio di Perugia e Fondazione Perugia Musica Classica. Quest’anno sotto l’Albero più Grande del Mondo ci sarà Haydn; infatti, in occasione delle celebrazioni per il duecentesimo anniversario della morte del compositore austriaco, Sergei Nakariakov eseguirà con l’ensemble Interpreti Veneziani il Concerto in do maggiore per violoncello e archi, nella trascrizione per flicorno e orchestra dello stesso Nakariakov. Nella prima parte della serata saranno Geminiani, Vivaldi e Mozart protagonisti dell’esecuzione degli Interpreti Veneziani, fini conoscitori di questo repertorio. Dalla celebre “Follia” in re maggiore del compositore lucchese, attraverso i due concerti di Vivaldi (l’op. 3 n.10 dall’Estro Armonico e l’RV 531), passando per il Divertimento per archi K 136 di Mozart, l’ensemble veneziano guiderà Gubbio sulla strada del classicismo che porta direttamente al concerto Hob. VIIb-I composto da Haydn tra il 1761 e il 1765. Il “crescendo” cronologico ed emozionale culminerà con l’esecuzione di Nakariakov, che interpreterà col flicorno la parte per violoncello, composta da Haydn per il virtuoso Joseph Weigl. Nella trascrizione per viola, violoncello, archi e continuo verrà eseguito anche il concerto di Vivaldi RV 531, in originale per due violoncelli. Il “Concerto sotto l’Albero” si avvarrà della suggestiva cornice medievale di Gubbio e del suo famoso albero di Natale che, entrato nel 1991 nel Guinness dei primati come Albero di Natale più grande del mondo, si accende puntualmente alle pendici del monte Ingino ogni anno la sera del 7 dicembre. SERGEI NAKARIAKOV è considerato il "Paganini della tromba": è solo una delle definizioni attribuite al giovane e affermato artista russo, nato a Gorkij nel 1977. Iniziati gli studi pianistici all'età di sei anni, Nakariakov è costretto, nel 1986 ad abbandonare il pianoforte a causa di un problema alla colonna vertebrale che gli impedisce di rimanere seduto per lunghi periodi. Si dedica così alla tromba che inizia a studiare sotto la guida del padre. Nel 1991 partecipa al Festival Ivo Pogorelich a Bad Wörishofen, dove viene acclamato come "il giovane prodigio della tromba". Nell'agosto dello stesso anno debutta al Festival di Salisburgo ed un anno più tardi è ospite allo Schleswig-Holstein Musikfestival dove viene premiato con il Grand Prix Davidoff. Da allora è apparso in tutti i più importanti festival europei: Londra, Colmar, Menton, Strasburgo, Tours, Cannes. Ogni anno è regolarmente in tournée in Giappone e spesso anche negli USA. Nakariakov ha suonato con Evgeny Kissin in Finlandia, con Tatyana Nikolayeva a Salisburgo, con Martha Argerich al Montreux Jazz Festival ed anche con la sorella, pianista, Vera Nakariakov, con la quale si è esibito in numerosi recitals. Nel 1996 Nakariakov ha suonato con la Kirov Opera Orchestra sotto la direzione di Valery Gergiev all'Hollywood Bowl Festival di Los Angeles. Si è esibito in oltre 25 paesi con prestigiose orchestre quali English Chamber Orchestra, Prague Chamber Orchestra, St. Paul Chamber Orchestra, Concertgebouw Orchestra Amsterdam, Orquesta Sinfónica de Madrid, London Philharmonic Orchestra e sotto la direzione di musicisti del calibro di K. Nagano, H. Schiff, E. Krivine, J. López-Cobos, P. Bender, J. Judd, H. Griffiths, G. Navarro, V. Spivakov, Y. Bashmet, T. Vasary, R. Leppard, V. Ashkenazy. Vanta un repertorio vastissimo che comprende tutti i principali concerti dedicati al suo strumento. Nakariakov ha inoltre curato numerose trascrizioni per tromba e flicorno di diversi generi musicali. Dal 1992 incide in esclusiva per la Teldec Classic. Recentemente è apparso il suo ultimo lavoro discografico No Limits con la Philharmonia Orchestra diretta da V. Ashkenazy, contenente opere di Saint-Saëns, Tchaikovsky, Bruch, Massenet e Gershwin. Il gruppo cameristico INTERPRETI VENEZIANI nasce a Venezia nel 1987 da un’idea di Paolo Cognolato, distinguendosi da subito nel panorama concertistico italiano e internazionale per l’esuberanza e l’alto livello tecnico delle sue esecuzioni, che da ventidue anni raccolgono ampi consensi di pubblico e di critica. Specializzato nel repertorio vivaldiano e tartiniano, l’ensemble ha partecipato a numerosi festival e rassegne concertistiche in Italia e all’estero, tra cui: Festival di Melbourne, Festival di Bayreuth, Concerti al Palazzo Reale di Stoccolma. Da ricordare anche la telemaratona in mondovisione al Teatro Kirov per la rinascita di San Pietroburgo, il concerto alla Symphony Hall di Osaka e alla Kjoi Hall di Tokyo, e la partecipazione alle prestigiose stagioni concertistiche di Sapporo e Yokohama, in occasione delle cinque tournée giapponesi, che vanno ad aggiungersi alle quelle in Australia (Melbourne, Ballarat, Perth) e in Russia. Gli Interpreti Veneziani vengono regolarmente invitati a esibirsi oltreoceano (Bahamas, Messico, Venezuela, Guatemala, Colombia), tanto che dal 2007 il loro impegno con l’America si è trasformato in una tournée annuale. Da dieci anni inoltre l’ensemble è promotore, presso la chiesa di San Vidal, della rassegna concertistica Violini a Venezia, caratterizzata da oltre cento concerti l’anno, con programmi pensati e studiati in consonanza all’atmosfera del luogo di esecuzione. Ogni loro esibizione è un’occasione per un suggestivo incontro d’arti, nel quale la liuteria italiana degli strumenti antichi conservati a San Vidal si fonde ai capolavori pittorici del XVI e XVII secolo che adornano la chiesa. Assidua è anche l’attività discografica degli Interpreti che vantano la produzione, dopo il primo disco con musiche di Tartini (Musikstrasse), di 16 dischi registrati per Rivo Alto. Condividi