Sono praticamente terminati i sopralluoghi nelle zone del comune di Marsciano colpite martedì scorso da una scossa di terremoto di magnitudo 4.2. Secondo una prima stima, in base agli esiti dei controlli, le persone rimaste senza casa sono più o meno 200. Complessivamente le verifiche tecniche svolte nelle abitazioni private sono state fino ad ora circa 650, pari al 98% delle richieste di sopralluogo presentate dai cittadini. Abbiamo terminato la parte più impegnativa e sostanziosa - è stato riferito al centro operativo allestito a Spina, la frazione più colpita - e ora saranno via via esaminate le richieste di sopralluogo che alcuni privati continuano a presentare, a volte solo per precauzione, anche in mancanza di lesioni o danni evidenti. Il 35% delle abitazioni è risultato non agibile, e il restante 65% è invece agibile. Sono, in particolare, circa 120 le case gravemente lesionate e complessivamente circa 180 quelle non agibili. In molti casi si tratta tuttavia di seconde case o case vacanza. Per questo - è stato riferito - è attendibile parlare di circa 200 sfollati. Quasi tutti hanno trovato ospitalità da parenti e amici. Una quarantina le persone che usufruiscono dei posti letto messi a disposizione in tre strutture pubbliche e del servizio catering per i pasti. Intanto i carabinieri del comando provinciale di Perugia hanno riferito che è in corso una consistente attività di controllo contro l'eventuale fenomeno dello sciacallaggio (nessun episodio è emerso fino ad ora) nei centri storici di Spina, San Biagio della Valle e Sant'Apollinare, dichiarati inagibili e sgomberati con ordinanza sindacale: a questa attività danno vita ogni giorno 50 carabinieri, alcuni della compagnia di Todi, alcuni del comando provinciale di Perugia ed altri del battaglione mobile Toscana, che operano con presidi fissi e pattuglie mobili. Condividi