Oggi si è svolta la tradizionale conferenza stampa del sindaco e della giunta comunale. Per la prima volta la conferenza, per volere del sindaco, ha avuto uno scenario diverso dal solito. Non più la Sala Rossa di Palazzo dei Priori ma il Cassero di Porta Sant’Angelo, sede del Museo delle porte e delle mura urbiche, per sottolineare che il patrimonio culturale rappresenta uno dei valori principali su cui impostare il progetto di sviluppo della città per i prossimi anni. Il Cassero, inoltre, è il punto di arrivo del lungo - e quasi concluso - lavoro di recupero di Corso Garibaldi, uno dei quartieri più belli e storici di Perugia. Dalla sua terrazza oggi si poteva ammirare la spettacolare veduta della città imbiancata di neve. Alla conferenza sono stati invitati i principali dirigenti, a partire dal segretario generale Di Massa e dal direttore generale Pedini, ed i capigruppo consiliari di maggioranza. Al tavolo, con il sindaco e tutti i membri della giunta, anche il presidente del consiglio comunale, Alessandro Mariucci. Questo il testo della relazione che il sindaco ha consegnato alla stampa. “Attuare pienamente il programma di governo, “aggredire” gli elementi di debolezza della città, valorizzare il suo ruolo di capoluogo regionale, lavorare per la sicurezza dei cittadini e la coesione sociale, promuovere i diritti di cittadinanza. Conclusa la stagione delle grandi opere, Perugia ha ora bisogno di una fase di capillare attenzione e cura quotidiana nei confronti di tutti quegli aspetti che, nel loro complesso, possono contribuire a rafforzare la qualità della vita. Sicurezza e decoro urbano Decoro urbano per questa Amministrazione comunale, significa una città pulita e ordinata. Vuol dire combattere i segnali di degrado perché possono indurre un più generale arretramento della vivibilità. Significa anche e soprattutto un intreccio virtuoso di servizi, cultura, controllo del territorio. Sicurezza e decoro sono quindi strettamente connessi ed il Comune, con il sindaco in primo luogo e personalmente, senza nessuna paura di metterci la faccia, intende fare fino in fondo la parte che gli compete adoperando tutti gli strumenti a sua disposizione. Non a caso sono stati creati un apposito ufficio per la vivibilità, sicurezza e arredo urbano, ed un altro per coordinare tutte le iniziative che riguardano il centro storico. Non a caso il sindaco ha conservato per sé la delega alla sicurezza, dotandosi anche del supporto che può pervenire da un esperto della materia come l’On. Achille Serra. Il futuro di Perugia è sviluppare economie compatibili con la tutela dell’ ambiente, produrre innovazione in materia di consumi energetici, continuare sulla strada della mobilità alternativa, ampliare gli spazi di pedonalizzazione e nello stesso tempo incentivare l’uso dei mezzi pubblici. Non sono prevedibili scenari di crescita urbana a livello quantitativo, mentre si dovrà riflettere sul migliore (ri)utilizzo del patrimonio abitativo esistente. Anche in questo caso, resta centrale il tema della qualità urbana che significa anche qualità della vita. Sono questi i piani su cui il Comune intende lavorare per dare una risposta di innovazione alle sfide che la città dovrà affrontare nei prossimi anni. Sullo sfondo, la crisi economica mondiale, da cui ovviamente Perugia non è immune. Per contrastarla, anche i Comuni possono e devono fare la loro parte, in un rinnovato patto per lo sviluppo, facendosi promotori di una crescita che produca lavoro e occupazione e facilitando i percorsi virtuosi dell’economia. Dalla crisi scaturiscono anche e soprattutto nuove emergenze sociali. I Comuni possono e devono rispondere attivando tutte le loro capacità in tema di servizi, rafforzando il sistema di welfare e la loro vita culturale, che sono nello stesso tempo il principale argine contro la decadenza e i primi capitoli di bilancio minacciati dalla politica governativa dei tagli alle autonomie locali. A questo proposito, giova ricordare che contestualmente alla politica centrale di ridurre le risorse ai Comuni, ci muoviamo in assenza di qualsivoglia forma di autonomia impositiva, perché il federalismo fiscale è ad oggi solo inchiostro su carta, o forse non più che una enunciazione di buoni propositi. Le autonomie locali stanno rappresentando al governo il loro fortissimo disagio alle prese con un centralismo di fatto che penalizza gli investimenti sul territorio. Il Comune il prossimo anno non aumenterà tasse e tributi. Per i servizi pubblici a domanda individuale cercheremo di ampliare la platea degli utenti lavorando su tariffe differenziate in base al reddito e costruendo partnership pubblico-privato, fermo restante il controllo pubblico sulla qualità dei servizi attraverso un continuo e attento monitoraggio. Staremo attenti all’ equità della contribuzione, secondo il principio, per certi aspetti banale, ma spesso trascurato, che chi ha redditi più alti contribuisce ai servizi di cui usufruisce con cifre più alte. OPERE PUBBLICHE Useremo la leva degli investimenti per un complesso di opere che servono alla città e producono lavoro e occupazione. Abbiamo adottato un programma triennale che vale complessivamente 66,2 milioni di Euro, e ci siamo preoccupati di produrre progetti subito cantierabili. Per le risorse, fermo restante il rispetto del patto di stabilità, utilizzeremo anche il ricavato delle alienazioni del patrimonio non strategico, che per il Comune è un costo e non una fonte di reddito, e utilizzeremo al meglio i beni che resteranno di proprietà comunale: per esempio, i locali commerciali per riportare in centro attività artigiane e merceologie che servono ai residenti o di interesse turistico. La cultura, intesa come tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e come vita culturale, è al centro del progetto di sviluppo del Comune. Perugia ha deciso di candidarsi (presto lo farà formalmente) al titolo di capitale europea della cultura, che nel 2019 spetterà all’ Italia. La cultura come fondamentale componente della vivibilità di Perugia e motore dello sviluppo economico. Il binomio cultura-turismo è ormai inscindibile, ma la linea da seguire è la promozione della qualità culturale, storica, artistica, architettonica della città come fattore di crescita individuale e della comunità nel suo insieme. Cultura come valore in sé, prima di tutto. Poi, cultura come ricaduta economica, indotto turistico, attrattività. Perugia vanta già eccellenze notevoli, conosciute a livello internazionale; altre sono da valorizzare. Ha portato a termine recuperi di beni storici di grande valore; deve concluderne altri. Cito San Francesco al prato, gli scavi sotto la Cattedrale. Il progetto, nel futuro prossimo, sarà mettere a sistema questo patrimonio e riuscire a rappresentarlo nel suo concreto, reale valore. Non da soli. Il Comune lavorerà in stretta sinergia con la Regione, i consorzi, le associazioni degli operatori del settore, i Comuni limitrofi. Uno dei temi condivisi sarà la politica delle infrastrutture, dall’ aeroporto alla rete stradale ai collegamenti ferroviari. Una tappa importante sarà la settimana intorno al 2 Giugno, Festa della Repubblica, con una grande iniziativa promozionale a Madrid, organizzata dall’ Ambasciata italiana. Perugia sarà la città italiana ospite della capitale spagnola, e lo farà con un programma di manifestazioni che presenteranno la sua identità e le sue bellezze. Le politiche sociali, in una situazione così difficile, possono condurre a riscrivere l’elenco delle priorità di un Comune. Noi abbiamo posto al centro delle nostre azioni di governo il sostegno alle famiglie, a partire da quelle numerose e più fragili economicamente. E’ stato creato, attraverso una speciale delega del sindaco, un apposito coordinamento che lavora espressamente alle politiche per la famiglia. Valuteremo gli interventi nel concreto, incidendo sulle necessità reali e non in modo ideologico. Una risposta che il Comune deve dare è conservare la qualità dei servizi ed ampliare l’offerta. Intanto abbiamo approvato i piani attuativi sulla base dei quali saranno utilizzate le risorse del fondo per le politiche della famiglia. Sono state individuate tre linee di azione progettuali, in linea con quelle già definite dalla Regione, realizzabili con i relativi finanziamenti 2007 (per un totale di 352 mila Euro) già assegnati e incassati, e 2008 (importo in fase di assegnazione). E’ uno strumento con cui è possibile innovare e sviluppare la rete di interventi e servizi ed offrire risposte più adeguate ai nuovi bisogni emergenti, considerando che aumentano quelle a rischio di povertà. Prevede l’abbattimento dei costi di Tia e/o Tarsu per le famiglie con 4 o più figli compresi i minori in affido, ed anche contributi per trasporto scolastico, libri di testo per la scuola dell’ obbligo, mensa scolastica, attività extrascolastica educativa, artistica, motoria e sportiva. Mi piace ricordare anche il progetto “Casamica”, con il quale il Comune introduce un nuovo servizio pubblico di assistenza domiciliare per persone non autosufficienti, che va anche nella direzione di qualificare il lavoro dell’assistenza familiare, sottrarre alla estemporaneità e alla clandestinità il mercato delle ‘badanti’, nello stesso tempo garantendo alle famiglie sicurezza, affidabilità, professionalità. Un settore su cui lavoreremo molto sarà quello dell’ edilizia pubblica, perché la casa è forse la prima emergenza che si pone in una stagione di crisi. Sono pronti 172 alloggi, e abbiamo un piano per altri 92, dopo aver individuato tre macroaree su cui costruire residenze. Un punto per noi importante sarà l’housing sociale, strumento fondamentale per rispondere a situazioni critiche e urgenti. Non risparmieremo sulla scuola (prevediamo di spendere poco meno di 7 milioni in tre anni) soprattutto per lavorare sulla sicurezza degli edifici: sicurezza è una parola che si riprende a pronunciare ogni volta che succede un evento traumatico, per poi sparire subito dopo. Dal governo, per la sicurezza scolastica, nessuna risorsa. Dopo i primi sei mesi, è possibile tracciare un bilancio del lavoro fin qui svolto, che già dà il senso dell’ impostazione politica del mandato amministrativo che ci attende. I primi sei mesi di questa Amministrazione comunale hanno prima di tutto fatto registrare una forte coesione politica, nella giunta e nella maggioranza in consiglio comunale, pur in presenza di importanti appuntamenti politici nazionali e regionali che hanno interessato il partito democratico, il maggiore della coalizione. Non era scontato, come non lo era la elezione di un nuovo sindaco al primo turno, la formazione della giunta in tempi brevi e sostanzialmente senza significativi problemi, la compattezza della maggioranza nelle fasi più importanti della vita amministrativa, in primo luogo i passaggi sul bilancio (il riequilibrio e l’assestamento). Si sta costruendo a Palazzo dei Priori una nuova, anche per motivi anagrafici, classe dirigente, in grado di guardare all’amministrazione della città con un’ottica aggiornata, al passo con i tempi e calata nella contemporaneità. Sono risorse da spendere per il futuro, lavorando con spirito positivo e collaborativo per dare risposte alle aspettative dei perugini. I primi atti importanti del Comune sono stati le politiche per la sicurezza (l’assicurazione per le vittime di scippi e furti in casa; i vigili urbani in centro storico con funzioni di controllo e prevenzione; il protocollo con i locali dell’acropoli per limitare l’abuso di alcol). Abbiamo anche confermato le ordinanze precedenti, e proseguiremo con l’installazione di impianti di videosorveglianza e con il miglioramento dell’ illuminazione pubblica. Abbiamo in progetto l’istituzione della figura del “puliziotto”, un servizio particolare di igiene urbana per contrastare quelli che possono essere visti come simboli di degrado. Intanto, una novità importantissima è la caserma dei Carabinieri a Ponte San Giovanni, i cui vantaggi per tutto il quartiere sono evidenti. Il Comune lavora per la sicurezza senza forzature e drammatizzazioni ma con senso di responsabilità, realismo, concretezza. Un altro aspetto qualificante di questa prima fase di governo sono state le iniziative per il decoro urbano, con attenzione anche per le grandi vie di ingresso alla città, inclusi i tratti di superstrada e le rampe di accesso (il piano prevede la manutenzione straordinaria, a cadenza trimestrale, di 19 arterie per un totale di 36 chilometri). Certamente in questo scenario complessivo possiamo collocare i cantieri che interessano alcune parti chiave della città e che stanno procedendo speditamente: Corso Garibaldi, di cui abbiamo messo mano all’ ultimo tratto, Corso Cavour, Porta Eburnea, Via Campo Battaglia. Sono aree che acquisteranno presto una grande qualità estetica. Naturalmente, su tutti, il cantiere di Monteluce, che procede addirittura con un mese di anticipo rispetto ai tempi previsti per la demolizione dei padiglioni dell’ ex policlinico, E’ forse curioso osservare che, contestualmente all’ abbattimento del secondo (in ordine cronologico) ospedale di Perugia, è di fatto terminato il recupero architettonico e strutturale del primo, ovvero quello storico in Via Oberdan che diventerà residenza di grande qualità: un passo verso la rivitalizzazione dell’intera area. Sono già stati ristrutturati e messi in vendita bellissimi appartamenti (al momento, 18) di taglio e dimensioni adatte per le famiglie, nell’ ottica di incentivare la residenza in centro storico. Parallelamente a questi interventi molto rilevanti, il Comune ha compiuto la puntuale manutenzione infrastrutturale, concretizzata in interventi piccoli, se visti nel contesto complessivo, ma importanti soprattutto per chi vi abita. Il Comune, insomma, come direbbero i perugini, e come probabilmente notano, è tornato a tappare le buche. Ricordo qui solo il rifacimento del manto stradale di Via San Prospero e Via dei Filosofi, i tratti di ripavimentazione in Via Cesare Battisti e Via Innamorati, il progetto di sistemazione complessiva dell’ area del Bove, di importanza strategica per la sosta ma da riqualificare. In questi mesi abbiamo prodotto anche alcuni progetti che si iscrivono nel tema della mobilità interna, in particolare nel centro storico, ma non solo. Dotiamo Perugia di infrastrutture di servizio: “corridoi” preferenziali per accedere meglio alle linee di trasporto pubblico. Vi sono inclusi i percorsi che portano alle stazioni del minimetrò, con il miglioramento della accessibilità pedonale alla stazioni stesse per facilitarne un più ampio uso da parte degli abitanti dei quartieri interessati. A proposito del minimetrò, come è possibile non osservare che il pianeta intero si è riunito, ai massimi livelli di responsabilità, a Copenhagen con un obbiettivo: ridurre le emissioni di gas serra per contenere il riscaldamento globale. Ebbene, comunque si giudichi il minimetrò, nessuno può negare che a questo problema epocale il nostro “trenino” dà, nel suo piccolo, una risposta concreta: migliaia di perugini ogni giorno si spostano lungo mezza città senza produrre, con la loro mobilità, nessuna sostanza inquinante. E’ certamente ora di pensare allo sviluppo del sistema. Il primo passo sarà uno studio dei flussi di traffico cittadino per capire quali sono le direttrici su cui lavorare. Un notevole intervento è la ristrutturazione complessiva, in cofinanziamento con le Ferrovie dello Stato, della stazione ferroviaria di Ponte San Giovanni, con annessa riorganizzazione dell’accessibilità veicolare alla stessa struttura. E’ un intervento impegnativo, anche finanziariamente: 13 milioni per armamento, opere civili e sistemi di controllo. E’ prevista una spesa di 4,3 milioni per il collegamento Via Adriatica – Via Volumnia, con un nuovo sottopasso carrabile. L’opera permetterà anche la soppressione di due passaggi a livello oggi presenti in area urbana. La realizzazione di una rotatoria in corrispondenza dell’incrocio Via Volumnia – Via dei Loggi favorirà l’accesso alla stazione dalla E45. Interventi di miglioramento sono previsti anche per i collegamenti pedonali tra la stazione Fcu di Sant’Anna e l’area di Corso Cavour-Tre archi, da valorizzare anche come alternativa ai sistemi di accesso al centro storico. Sono lavori per complessivi 665 mila Euro: ripavimentazioni (Via Fiorendola, Via Cuccuina e Via Giulia), percorsi pedonali, arredo urbano, illuminazione e cartellonistica. Infine, i due percorsi pedonali meccanizzati, uno per collegare Via Pascoli e San Francesco al Prato (importo complessivo pari a 3 milioni), l’altro tra il parcheggio di S. Antonio, Via Pinturicchio, Via della Volpe e Piazza Rossi Scotti (zona di Porta Sole), anche questo per complessivi 3 milioni di costo. Le due opere servono a rendere più agevole la mobilità e l’accesso al centro storico della città – zona nord con l’utilizzo di sistemi di mobilità alternativa che fanno parte della storia recente di Perugia e che hanno sempre dato, in precedenza, risultati molto positivi. Importanza strategica il Comune assegna alla realizzazione dell’intersezione stradale fra la strada comunale Via Settevalli e la strada provinciale Ponte della Pietra – San Vetturino, per la quale ha stanziato 400 mila Euro dei complessivi 2,2 milioni. L’opera consente di mettere in sicurezza una parte consistente di strada normalmente attraversata da notevoli volumi di traffico, di renderla più agevole e percorribile e di conseguenza di favorire i grandi insediamenti produttivi che ruotano attorno all’area. La rotatoria si inserisce nel quadro di opere viarie, in gran parte realizzate, tese al miglioramento della circolazione stradale nell’area urbana sud compresa tra Sant’Andrea delle Fratte, San Sisto, l’area ospedaliera del Santa Maria della Misericordia e Via Settevalli. Tra le opere cui il Comune sta lavorando c’è il parco fluviale del Tevere, grande risorsa ambientale, ma anche culturale e identitaria della città. Il nuovo tratto di percorso pedonale Villa Pitignano – Ponte Pattoli riguarda una lunghezza di 5,7 Km e collegherà tre ponti pedonali, andando a congiungersi con la parte già esistente tra Ponte San Giovanni e Villa Pitignano. Ne risulterà, una volta ultimato, un unico percorso pedonale e ciclabile di circa 19 Km. Il costo complessivo dell’intervento è di 1 milione 150 euro, di cui 760.000 stanziati dalla Regione. Consideriamo anche quest’opera non tanto una risorsa territoriale a disposizione di chi abita lungo le sponde del fiume, ma un tassello della crescita complessiva della qualità della vita dei perugini, che resta il primo obbiettivo strategico di questa Amministrazione. E tra le prime leve su cui agire, per raggiungere questo obbiettivo, ci sono proprio i temi ambientali, dal risparmio energetico (illuminazione a basso consumo, impianti fotovoltaici per gli edifici pubblici, a partire dalle scuole, riqualificazione energetica dell’ area industriale di Sant’Andrea delle Fratte) all’ incremento della raccolta differenziata porta a porta. Il Comune ha pronti molti progetti, per spostare la barra della crescita nella direzione di uno sviluppo compatibile. Condividi