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Il caso dell'omicidio di Meredith Kercher torna in un'aula di giustizia. Lunedì riprenderà infatti a Perugia il processo d'appello a Rudy Guede, già condannato a 30 anni di reclusione con il rito abbreviato per avere partecipato al delitto insieme ad Amanda Knox e a Raffaele Sollecito, ai quali il 5 dicembre scorso la Corte d'assise del capoluogo umbro ha inflitto 26 e 25 anni di reclusione. Per l'ivoriano il pg Pietro Catalani ha chiesto la conferma della pena nell'udienza del 18 novembre. Il magistrato ha infatti parlato nella sua requisitoria di un suo ''concorso pieno'' nelle violenze subite dalla studentessa inglese. Lunedì prenderanno la parola gli avvocati Francesco Maresca e Serena Perna, che rappresentano i familiari della Kercher come parte civile. Comincerà quindi l'arringa dei difensori dell'ivoriano, gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile. La sentenza potrebbe arrivare già martedì. Biscotti e Gentile chiederanno l'assoluzione piena di Guede. Il giovane ha infatti sempre ammesso di essere stato presente nella casa di via della Pergola quando Mez venne uccisa, negando pero' ogni responsabilità nel delitto. ''Non sono quello che le ha tolto la vita e non l'ho violentata'' ha detto alla Corte d'assise d'appello nella scorsa udienza. Nel processo a Guede non entrerà formalmente la sentenza a carico di Sollecito e della Knox ai quali nel processo che si è appena concluso sono state concesse le attenuanti generiche. Se comunque queste dovessero essere riconosciute anche all'ivoriano la pena potrebbe scendere sotto ai 20 anni di reclusione. Guede, Sollecito e la Knox, tutti ancora detenuti, si proclamano tutti estranei all'omicidio di Meredith Kercher. Condividi