PERUGIA- ''Donne si', forse no, meglio se non troppe. Questo sembra essere il risultato del lavoro della Commissione per le Riforme Statutarie e regolamentari del Consiglio regionale dell'Umbria in ordine alla presenza e rappresentanza delle donne nelle liste elettorali''. Si apre cosi' il documento con cui l'Assemblea del Centro per le Pari opportunita' dell'Umbria esprime il suo dissenso nei confronti della proposta della nuova legge elettorale regionale che sara' discussa dal Consiglio regionale il 22 dicembre prossimo. Lo riferisce una nota della Regione.
''La Commissione Statuto - sottolinea l'Assemblea - ha licenziato il testo della nuova legge elettorale regionale che non contiene la previsione sul 'listino' (che, si sa, garantisce l'elezione certa) dell'obbligatorieta' della presenza di entrambi i sessi. Pare, invece, che la legge si limiti a prevedere 'un meccanismo di forte penalizzazione finanziaria nei confronti delle liste che non garantiranno almeno un terzo di candidati per uno dei due sessi...'. Detto in altro modo, le donne hanno comunque un prezzo!''.
''Pessima ed inaccettabile scelta, questa - continua il documento - che monetizza quelle volonta' politiche e partitiche non coerentemente impegnate a garantire, come il Centro invece ha chiesto, la rappresentanza paritaria e l'agibilita' delle condizioni necessarie a dare vita ad una reale e sostanziale democrazia''.
''Il Centro per le pari opportunita' della Regione Umbria - conclude l'Assemblea - esprime il proprio dissenso in ordine a queste scelte, che, se confermate all'esito della votazione finale in Aula, renderebbero irrimediabilmente strumentali tutte le enunciazioni di principio sul ruolo e sul contributo decisivo che le donne possono apportare alla democrazia e alla politica''.
Saturday
19/12/09
09:25