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PERUGIA – L’orchestra de “i Solisti di Perugia” suonerà il “Messiah” di Georg Friedrich Händel insieme alla Corale di Santo Spirito, diretta da Jusang “Beniamino” Hwang. Il concerto è programmato per domani, sabato 19 dicembre alle ore 20:30, presso la chiesa dell’abbazia di San Pietro, in Perugia. Tutti e 12 i componenti de i Solisti, più due trombe, un timpanista, un organista, un soprano, un mezzo soprano, tenore e basso. Quella che sarà suonata è la versione più completa del Messia del grande compositore tedesco, naturalizzato inglese. Un’opera imponente - nonostante l'oratorio sia conosciuto come The Messiah il suo titolo corretto è semplicemente Messiah, senza articolo - che durerà circa due e ore e trenta minuti. Di norma se ne eseguono solo delle parti, ma nell’occasione, Solisti e Corale hanno deciso per la versione integrale. L’Oratorio - composizione musicale d'ispirazione religiosa, ma non liturgica, con trama compiuta, presentata in forma narrativa, ma senza rappresentazione scenica – è diviso in tre parti, che parlano del Messia, della sua venuta e della Salvezza. Ogni parte termina con un coro, la seconda – in particolare – si chiude con l'Alleluja. In alcuni Paesi è d'uso che il pubblico si alzi in piedi durante questa parte dell'esecuzione. La tradizione vuole che il re quando sentì questo coro per la prima volta fosse così agitato che balzò in piedi, seguito da tutti gli altri. L'idea per il Messiah fu di Charles Jennens, che aveva già scritto il libretto per l'oratorio Saul e aveva probabilmente composto il testo per Israel in Egypt basandosi su testi biblici. Nel luglio del 1741 disse ad un amico che voleva convincere Händel a musicare un'altra raccolta di testi biblici, per eseguirla nella Settimana Santa. Ma Händel non voleva impegnarsi per la stagione 1741/42. Nella stagione precedente non era riuscito ad affermarsi con le sue opere liriche italiane Imeneo e Deidamia. Lo spunto per la composizione del nuovo oratorio provenne infine dall'invito per una serie di concerti a Dublino. Händel scrisse la musica con la solita velocità, utilizzando parzialmente - come in altre opere e oratori - dei pezzi esistenti, tra cui le sue cantate italiane a duetto. Cominciò il 22 agosto 1741 terminando il primo atto il 28 agosto, il secondo il 6 settembre ed il terzo il 12 settembre. Nel novembre del 1741 Händel si recò a Dublino. Il 2 ottobre là venne aperto "Mr Neale's Great Musick Hall in Fishamble Street" dove si proponevano da dicembre un serie di sottoscrizioni in cui venivano eseguiti L'Allegro, il Penseroso ed il Moderato ed altri oratori. Ancora prima della prima esecuzione del Messiah modificò alcuni passaggi e compose pezzi nuovi. La prima esecuzione il 13 aprile del 1742 fu annunciata come concerto di beneficenza per diverse organizzazioni caritative: «For the Relief of the Prisoners in the several Gaols, and for the Support of Mercer's Hospital in Stephen's Street and of the Charitable Infirmary on the Inns Quay, on Monday the 12th of April [recte April 13], will be performed at the Musick Hall in Fishamble Street, Mr. Handel's new Grand Oratorio, call'd the MESSIAH, in which the Gentlemen of the Choirs of both Cathedrals will assist, with some Concertoes on the Organ, by Mr Handell.» Händel stesso diresse il Messiah tante volte, modificandolo spesso per adattarlo alle più correnti esigenze. Conseguentemente nessuna versione può essere considerata autentica, e tante modifiche e arrangiamenti si sono aggiunti nei secoli seguenti, dei quali il più famoso è quello di Wolfgang Amadeus Mozart per conto di Gottfried van Swieten. Il Messiah è, oltre a Israel in Egypt, l'unico oratorio di Händel il cui testo consiste esclusivamente in versi biblici. La scelta dei versi è di Charles Jennens il quale si faceva ispirare dal Book of Common Prayer of the Church of England. La maggior parte del testo viene dai libri dei profeti e dai salmi del Vecchio Testamento. In questo modo Jennens fa sì che il Cristo del Nuovo Testamento sia identificato dalla profezia del Messia del Vecchio Testamento. Con la più grande opera di Händel i Solisti vogliono chiudere un anno dove sono stati ricordati grandi compositori del passato: non ultimo il 250esimo anniversario della morte di Georg Friedrich Händel, avvenuta a Londra, 14 aprile 1759 (era nato a Halle il 23 febbraio 1685). Esistono dozzine di incisioni del Messiah, da quella monumentale di Thomas Beecham – con l’aggiunta dei cimbali – a quelle di Heddle Nash, Jon Vikers, Malcolm Sargent – con la venerabile Huddersfield Choral Society -, fino alle registrazioni di Trevor Pinnock, William Christie, Marc Minkowski ed altri ancora. La scelta di suonare il Messiah – composto per la settimana della Passione – nel periodo dell’Avvento è dettata dal fatto che nei paesi anglosassoni, sotto Natale, si suona proprio questa straordinaria opera händeliana. Per chiudere, val bene citare quanto disse Charles Jennens a proposito di Händel: “Spero che egli vi profonda tutto il proprio genio, così da farla eccellere fra tutte le sue precedenti composizioni”. Condividi