"La selezione delle cariche istituzionali nel PD - si dice in una nota dei mariniani - avviene tramite primarie o per mezzo di forme di ampia partecipazione degli iscritti. L’Assemblea regionale ha la facoltà di procedere alla scelta di un candidato se, e solo se, quel candidato rappresenta una larghissima maggioranza ed è il frutto di una sostanziale condivisione politica. Ed è proprio per questa larga e sostanziale condivisione politica che la nostra area intende impegnarsi. In questa fase è necessario uscire da asfittiche contrapposizioni, rasserenando l’attuale clima politico al fine di giungere ad una proficua e trasparente discussione sul merito. In tale direzione lavora e continuerà a lavorare Agorà- Insieme per il PD. Il nostro sostegno ad un candidato è vincolato a due semplici e chiare richieste: 1)Il rinnovamento radicale della classe dirigente amministrativa 2)Il consenso su una serie di specifiche proposte programmatiche (già in elaborazione!) Selezionare il candidato alla Presidenza della Giunta regionale in Assemblea non è quindi una questione di carattere numerico, ma politico. Serve, insomma, realizzare una prospettiva solidale per l’Umbria. Il delicato momento che sta attraversando il PD ci chiama a delle responsabilità che sarebbe estremamente rischioso sottovalutare. Tentare forzature e mantenere logiche tatticiste è solo controproducente rispetto agli obiettivi comuni a tutti i democratici. Non riuscire a trovare un candidato davvero condiviso rappresenterebbe una sconfitta per l’intero gruppo dirigente umbro. Per la nuova fase storica che ci accingiamo ad affrontare, carica di sfide epocali, c’è bisogno, nell’unità, di un candidato capace di interpretare il cambiamento posto dai tempi con autorevolezza e competenza. Il candidato del Partito democratico dell’Umbria, dunque, non può e non deve rappresentare se stesso ma la società regionale ed il suo lato più propositivo. Ora è solo il momento di ritrovarsi nella politica". Condividi