Crisi Merloni - Sotto una fitta nevicata è partito a Fabriano il corteo dei lavoratori. Bonanni: "Una delle crisi più gravi"

Sotto una fitta nevicata è partito poco fa a Fabriano il corteo dei lavoratori del gruppo elettrodomestico Antonio Merloni, in amministrazione straordinaria dall'ottobre 2008, che chiedono certezze per il loro futuro. Alla manifestazione partecipano i segretari generali della Cgil Guglielmo Epifani e della Cisl Raffaele Bonanni e il segretario nazionale della Uil Carmelo Barbagallo. Dall'Umbria e dall'Emilia Romagna sono giunte delegazioni degli stabilimenti Merloni delle due regioni. Il corteo è aperto da un grande striscione della Rsu dell'Antonio Merloni. In prima fila, insieme agli operai, Epifani e Bonanni, i presidenti di Marche e Umbria Gian Mario Spacca e Maria Rita Lorenzetti, il sindaco di Fabriano Roberto Sorci, il vescovo mons. Giancarlo Vecerrica, sindaci e amministratori locali di numerose città. Secondo Bonanni quella della Antonio Merloni, e delle regioni coinvolte, ''è una delle più grandi crisi industriali del paese, ed è indispensabile la collaborazione di tutti per salvare il lavoro di tutti''. ''Credo che, partendo dall'accordo che abbiamo fatto con il ministero dello Sviluppo economico - ha continuato Bonanni - bisogna fare arrivare subito i soldi per trovare investitori e anche stimolare attività economiche che possano nascere da qui stesso''. ''Bisogna saper costruire una convergenza forte fra regioni interessate e governo centrale, perché certamente questa è una delle più grandi crisi industriali del paese e non può essere lasciata andare, bisogna seguirla giorno per giorno''. Secondo Bonanni ogni intervento deve servire a stimolare ''la spinta di investitori internazionali, italiani e anche locali''. ''Questa iniziativa - ha concluso - e' un segno forte di fermezza e pacatezza per favorire la collaborazione di tutti''.