Aldo Bianzino, è stato trovato morto nella cella di un carcere di Perugia. La decisione del gip Massimo Ricciarelli, di archiviare il fascicolo per omicidio mette una pietra tombale alla verità. Oggi Aldo Bianzino è stato ucciso una seconda volta.
Nonostante siano state riscontrate lesioni sul suo corpo con quattro commozioni cerebrali, lesioni al fegato e due costole rotte dopo il decesso, che dimostrano chiaramente la compatibilità con l'omicidio, e nonostante il medico legale abbia escluso la morte per infarto, la decisione del Gip Ricciarelli ci lascia esterrefatti e dimostra come in Italia ci sia ormai una assoluta immunità verso coloro che compiono violenze all'interno di carceri e caserme, che possono causare anche la morte, così come è capitato ad Aldo Bianzino e ultimamente a Stefano Cucchi.
Questi "omicidi" cominciano a diventare normalità in un paese che fra giri di vite e pacchetti sicurezza sta lentamente scivolando verso una forma di autoritarismo di cui non si conosce la fine. Sembra quasi che stia (ri)nascendo una zona d'ombra nella nostra democrazia, generata dall'intreccio tra retoriche securitarie e piano simbolico, tra guerra al povero e disprezzo per la diversità. Ormai, sembra che la nostra società non sia più in grado di metabolizzare i fenomeni che l'attraversano, e che stia delegando all'apparato repressivo la risoluzione di tutte le sue contraddizioni; perché questo avvenga è sicuramente il frutto di dinamiche complesse e multifattoriali, sulle quali occorre riflettere seriamente.
Quello che è certo è che questa deriva va contrastata a fondo, senza cedimenti, e dopo archiviazione del caso Bianzino da parte del dott. Ricciarelli è difficile credere ancora nella giustizia. Per questo rivolgo un appello per organizzare al più presto, in una modalità tale da permettere la massima convergenza di tutte le forze che ritengono utile impegnarsi in questo senso, un grande appuntamento nazionale contro le leggi emergenzialiste e per un nuovo garantismo sociale, perché un paese intollerante è tutto tranne che un paese sicuro.
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