PERUGIA – “Artista eclettico che la nostra città ha in qualche modo adottato”: con queste parole l’assessore provinciale alla cultura Donatella Porzi ha salutato l’apertura della mostra del campano Silvano D’Orsi dal titolo “Vent’1: Segreti Affioramenti”. La cerimonia di inaugurazione ha avuto luogo martedì pomeriggio, negli spazi del Centro Espositivo Rocca Paolina di Perugia che ospiteranno le opere dell’artista fino al prossimo 10 gennaio.
La presentazione della mostra è stata affidata al curatore Pino Bonanno che ha spiegato al folto pubblico presente come l’arrivo di D’Orsi al CERP di Perugia si configura come “il sospirato approdo nel ‘porto sepolto’, la consapevole emersione da una lunga notte carsica in cui i desideri e le speranze intrecciavano danze propiziatrici per un consenso ‘conflittuale’ e tuttavia necessario”.
Lo spazio espositivo, con le sue interessanti e articolate aree avvolgenti, con la pregnanza di una storia accortamente sedimentata, si presta bene al progetto predisposto per l’occasione, il quale vuole essere un richiamo di forte impatto simbolico, in cui le intenzioni possano apparire, affiorare attraverso accumulazioni e disseminazioni delle opere installate, dando conto della più recente produzione artistica (scultorea e pittorica) di Silvano D’Orsi, nell’intento di giocare con la simbologia del numero e della percezione.
Tutta la mostra infatti è “giocata” sul significato dei numeri e le opere sono “disseminate” con “accumuli” numerici di 1, 7, 9, 12, 21 per sottolineare la volontà del loro intrinseco valore simbolico. In questa operazione, D’Orsi realizza un rapporto con l’oggetto quasi animistico, in base alla capacità che egli possiede di vedere ciò che ci circonda come presenze quotidiane (cappotti, calzoni, caffettiere, giacche…), che fanno parte importante della nostra vita, in dialogo attivo con il nostro spirito, la nostra interiorità, tanto da divenire simili a feticci. E così facendo, le opere diventano “Segreti affioramenti”.
Raggiunta Perugia trent’anni fa per ragioni di studio, D’Orsi ha poi deciso di stabilirsi qui. “Il CERP – sono le parole dell’assessore Porzi – lo accoglie riconoscendogli la capacità di esprimersi ad alti livelli creativi e ponendo il proprio impegno artistico come elemento centrale della sua vita umana e professionale. Creatura di grande affabulazione – prosegue – generosa e prodiga, spende tutte le sue energie per esprimere l’arte come un sentimento di autentica vitalità, con la convinzione che solo con le emozioni e i sentimenti valga la pena comunicare con gli altri”.
La mostra del Cerp sarà visitabile da martedì a domenica, con i seguenti orari: 10-13 e 16-19,30.
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