PERUGIA - ''Purtroppo mi duole constatare che c'e' chi e' caduto nella trappola delle strumentalizzazioni montate ad arte in periodo di campagna elettorale, cercando di far passare le attivita' della fondazione che presiedo per atto di protesta indiretta verso le forze dell'ordine, la giustizia italiana o peggio ancora un atto politico'': lo sostiene l'on. Rocco Girlanda, presidente della fondazione Italia Usa. ''La visita di una delegazione della fondazione al carcere di Capanne - ha affermato il parlamentare in un comunicato - ha avuto il solo ed unico scopo di controllare la condizione di una detenuta che e' recentemente stata fatta oggetto di un caso di Stato tra Italia e Stati Uniti d'America, tanto da portare il dipartimento di Stato americano ad interessarsi della questione. La vicenda giudiziaria di Meredith Kercher e' stata oggetto di grandi polemiche da parte americana, culminate nelle accuse frettolose rivolte al nostro sistema giudiziario dalla senatrice Cantwell, che ha parlato di 'sentimento antiamericano', a cui ha fatto recentemente eco lo stesso padre di Amanda, che ha parlato di 'trattamento lesivo dei diritti umani'. Lungi dall'approvare questo genere di accuse, da cui prendiamo le distanze nella maniera piu' assoluta, ci siamo recati nella struttura di detenzione per verificare le condizioni della diretta interessata, farle dono di alcuni libri di tema religioso e narrativo nella sua lingua madre e sentire dalla sua voce lo stato emotivo in cui attualmente versa. A questo proposito - ha proseguito Girlanda - ha ribadito fermamente di essere sempre stata trattata in maniera adeguata alla sua condizione e di essere fiduciosa nel nostro sistema giuridico, smentendo pertanto voci mediatiche messe in circolazione per altro genere di motivi''. Il presidente della Fondazione ha poi manifestato il suo ''totale appoggio e sostegno'' alle forze dell'ordine e ha richiamato il ruolo e le attivita' che l'organismo ''ha sempre promosso''. ''Il mio appoggio e la mia fiducia nelle forze dell'ordine e nel sistema giudiziario, sia inquirente che giudicante, e' stato sempre massimo e profondo - ha affermato Girlanda -, cosi' come la sinergia con i loro vertici locali e nazionali, tanto da avere modo, solo negli ultimi tempi, di complimentarmi piu' volte per le brillanti operazioni portate a termine. Nello stesso tempo porto pero' avanti anche il mio ruolo di presidente di una fondazione apolitica, che ha tra i suoi scopi fondanti la promozione e la tutela dell'amicizia tra Italia e Stati Uniti d'America, che non sara' certo un drammatico caso di cronaca nera a ledere. Tutto questo, si badi bene, non vuol dire difendere Amanda che, ad oggi, e' stata condannata per un reato molto grave, a cui devo riferirmi sia come cittadino che come deputato, ne' dimenticare i casi giudiziari pendenti che riguardano cittadini italiani detenuti negli Stati Uniti. Credo pero' - ha concluso il parlamentare - che sia importante portare un messaggio di amicizia a chi parla di accanimento contro una vicenda sulla quale sarebbe vergognoso speculare direttamente o indirettamente''. Condividi