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Stefano Vinti Presidente gruppo regionale Prc Umbria Eurostat, l’ufficio statistico della comunità europea, ha reso noto il reddito procapite dei cittadini dei paesi europei. L’Italia negli ultimi due anni è calata di ben due punti, confermandosi il fanalino di coda dei grandi paesi europei. Infatti, il nostro Paese è preceduto da Olanda, Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, regno Unito, Belgio, Spagna e Francia. Solo Grecia e Portogallo tra i grandi paesi occidentali possono vantare un reddito procapite inferiore a quello italiano. Il Lussemburgo è il paese più ricco, Romania e Bulgaria i più poveri. Tra le altre cose, è facile constatare che quasi tutti i paesi (ad eccezione del Portogallo) che hanno forme di sostegno al reddito individuale per inoccupati, disoccupati e precari, nei diversi modi che le singole legislazioni nazionali prevedono, riescono anche ad essere più ricchi individualmente dell’Italia. Da un lato si conferma che l’Italia ha la più iniqua distribuzione della ricchezza, dove è sempre più ampia la forbice tra chi è ricco e chi è povero, dall’altro ci dice che forme di reddito sociale sono compatibili con forme di sviluppo economico e scoiale più sofisticato di quello del nostro Paese. I dati europei sul reddito procapite confermano l’urgenza di introdurre una vera riforma: il reddito sociale. Condividi