PERUGIA -  Il Vice Presidente della Provincia di Perugia Aviano  Rossi ha annunciato massima solidarietà e  massimo impegno per il progetto Telethon. L’impegno è stato preso da Rossi attraverso accordi con il Presidente Telethon Umbria Marche Paolo Gallina e si concretizzerà con la sigla di un protocollo d’intesa finalizzato a sostenere le iniziative del progetto, ad ospitarle e ad organizzare eventi finalizzati alla raccolta di fondi. “Il nostro impegno – ha affermato Rossi – vuole contribuire ad offrire una prospettiva alle persone affette da malattie genetiche che sono rare e, come tali, molto più molto difficili da affrontare e da curare”. Impegno espresso nel corso della premiazione della sesta “Corsa del Giocattolo” che si è svolta a Ponte San Giovanni di Perugia, organizzata dalla Consulta dei Rioni e delle Associazioni della VIII Circoscrizione. Presenti anche il Presidente della Consulta Maurizio Milardi, il Presidente di Telethon Umbria e Marche Paolo Gallina ed il Consigliere Claudio Consalvi in rappresentanza del Comune di Perugia. La Corsa del Giocattolo è una importante iniziativa di solidarietà che consiste in una corsa non competitiva aperta ai bambini, alle famiglie ed anche agli animali domestici. Per partecipare ogni bambino deve donare uno dei propri vecchi giocattoli, purché funzionante e rispettoso delle normative di sicurezza europee. I giocattoli così raccolti vengono poi donati ai bambini meno fortunati ed in particolare quelli ospiti degli istituti per orfani. Sono stati poi premiate le sezioni delle scuole locali che si sono iscritte con il maggior numero di partecipanti, il partecipante più giovane, quello più anziano, nonché il proprietario dell’animale domestico più curioso. Un’iniziativa che, già dallo scorso anno, ospita la carovana Telethon per la raccolta dei fondi da destinare alla ricerca contro le malattie genetiche. Rossi ha ricordato ai presenti l’importanza della solidarietà da sottolineare particolarmente  in una società competitiva ed in una situazione di crisi socio-economica. “Sono i bambini in questo caso – ha detto Rossi - che concretizzano l’atto di solidarietà, rinunciando ad un vecchio giocattolo. In questo modo i bambini capiscono che aiutare i meno fortunati è un gesto poco impegnativo ma di grande ritorno”.  Condividi