cia corso.jpg
PERUGIA - Presso la sala Emilio Sereni della sede regionale della Confederazione italiana agricoltori, alla presenza del Direttore Generale della Cia dell’Umbria Catia Mariani, del Presidente nazionale di Turismo Verde Walter Trivellizzi e dei Funzionari della Regione Maria Chiara Menaguale e Claudio Giovagnoli, si è tenuta la giornata conclusiva del primo corso per Operatori di Fattoria Didattica. La Regione Umbria è stata la prima a disciplinare, con un’apposita legge (L.R. n.13 del 2005), l’attività di fattoria didattica prescrivendo per gli agricoltori l’obbligo di iscrizione ad un apposito albo regionale e la partecipazione ad uno specifico corso di formazione istituito dalle Organizzazioni professionali agricole. Per rispondere a tale esigenza la Cia dell’Umbria, in collaborazione con la Camera di Commercio di Perugia, ha organizzato un corso articolato in moduli formativi della durata complessiva di 100 ore. Ieri così è nata la prima rete qualificata di operatori didattici dell’Umbria, diciotto imprenditori agricoli dai 25 ai 55 anni “laureati sul campo” con conoscenze, competenze, abilità che consentiranno di arricchire l’offerta educativo-didattica in Umbria con un progetto organico e diversificato di esperienza di “Scuola in Fattoria”. La Cia dell’Umbria ha voluto così festeggiare il Terra Madre Day, uno dei più importanti eventi collettivi di celebrazione del cibo in tutto il mondo. Istituzioni, associazioni, organizzazioni di ogni angolo del pianeta infatti hanno realizzato per le giornate del 10-12 dicembre attività allo stesso tempo diverse e uniche, sottolineando tutte però il valore straordinario, quanto fondamentale del recupero e della trasmissione in agricoltura della tradizione, delle abilità, dei saperi e della conoscenza. “All'agricoltura - ha dichiarato Catia Mariani direttore generale della Cia dell’Umbria - viene da tempo riconosciuto un ruolo che travalica la funzione produttiva primaria e comprende la tutela ambientale, la cura del paesaggio, la gestione del territorio rurale così come l’innovativa funzione di offerta di servizi culturali, educativi e didattici. E la “Scuola in fattoria” si sta imponendo come una delle espressioni più significative dell’ agricoltura multifunzionale.” Le fattorie didattiche, nate per far conoscere il mondo rurale e le sue tradizioni, i processi di produzione e trasformazione dei prodotti agricoli, sono diventate un laboratorio di apprendimento e formazione per uno sviluppo sostenibile e durevole, per investire nella salvaguardia della biodiversità, nella tutela dell’ambiente, per valorizzare la cultura, la storia e la tradizione contadina e per educare a corretti stili di vita e ad una sana alimentazione. “Attraverso le fattorie didattiche - ha sottolineato Catia Mariani- l'agricoltura può fornire un notevole contributo alla formazione delle nuove generazioni e alla costruzione di cittadini consapevoli”. “Diversificare le attività agricole e promuoverne le azioni a scopo didattico, culturale e ricreativo - ha ricordato infine la dott.sa Menaguale può rappresentare per gli imprenditori umbri una straordinaria fonte di reddito complementare in un momento di particolare crisi e difficoltà del settore agricolo”. Condividi