PERUGIA - L'Ufficio di presidenza dell'Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) Umbria riunitosi nella sede di Perugia, manifesta - in una nota - ''stupore e viva preoccupazione per le scelte non condivisibili del Governo in tema di Finanziaria''. ''Quello che i Comuni chiedono da tempo al Governo - e' detto nella nota - e' una confronto serio che porti alla modifica del Patto di stabilita' per consentire ai Comuni di utilizzare le risorse disponibili per gli investimenti, la spesa sociale e la sicurezza, interventi che permetterebbero anche di agire positivamente per il rilancio dell''economia; e un confronto che porti anche alla restituzione della autonomia finanziaria alle amministrazioni, che avrebbe dovuto essere uno dei primi decreti attuativi del federalismo fiscale. Anche le misure previste dal Governo e inserite negli emendamenti alla Finanziaria sono state fortemente criticate dai presenti, come ad esempio il rimborso solo parziale dei mancati introiti derivanti dall'abolizione dell'Ici sulla prima casa, quindi il taglio dei trasferimenti erariali ai Comuni e l'inserimento in Finanziaria di norme di carattere ordinamentale - taglio del numero dei consiglieri comunali, degli assessori e via dicendo - presentate come misure che consentono di ridurre i cosiddetti ''costi della politica''. "L'Associazione nazionale dei Comuni, che ha manifestato a Roma, ha stabilito all'unanimita' - prosegue la nota - di interrompere tutti i rapporti con il Governo nelle sedi compartecipate dall'Anci e di avviare una campagna di informazione su tutto il territorio nazionale per informare i cittadini sulle decisioni del Governo. ''I comuni umbri, come tutti i comuni italiani, non si rassegnano all'idea di essere considerati come Enti inutili e sostengono con forza la propria centralita' nel rispondere ai bisogni e alle esigenze dei cittadini'', conclude la nota. Condividi