PERUGIA - Si è svolto nel pomeriggio di oggi, venerdì, 11 dicembre, il dodicesimo congresso provinciale della Uil Scuola. I delegati hanno confermato alla guida della segreteria Franco Gagliardoni. I lavori, ai quali hanno preso parte, tra gli altri, il membro segretario nazionale Giuseppe D'Aprile, il segretario regionale confederale Uil Claudio Bendini e il coordinatore regionale della Uil Scuola, Giancarlo Cerafischi, si sono tenuti all'hotel Giò di Perugia.
Anche il comparto scolastico, così come tutto il pubblico impiego, è in forte stato di agitazione a causa del mancato rispetto da parte del Governo dell'impegno di aprire le trattative entro il 31 dicembre, data di scadenze del contratto nazionale. “Per questo – ha affermato Gagliardoni – avevamo confermato la nostra partecipazione alla manifestazione-sciopero indetta per il 21 dicembre a Roma, che è stata poi sospesa dopo le rassicurazioni avute dal ministro Brunetta nell'incontro di mercoledì 9 dicembre”.
Sul fronte interno, il segretario punta a un rinnovo generazionale dei quadri dirigenziali del sindacato. Una mossa dettata anche dalla costante crescita registrata dalla Uil Scuola in Umbria negli ultimi due anni, che conta cinquecento iscritti nel Perugino e quattrocento nel Ternano.
“Sono stati premiati – sempre Gagliardoni – gli sforzi che abbiamo compiuto soprattutto in difesa di quei lavoratori, cinquecento solo in Umbria, che hanno visto sfumare le conferme dei propri incarichi a causa dei tagli varati dal Governo”. La Uil Scuola, a riguardo, rivendica la paternità del decreto legge sul
precariato, strumento che quantomeno ha permesso a coloro che sono rimasti senza impiego di godere di un punteggio e di precedenze nelle supplenze e nei progetti e di avere una retribuzione, il tutto per non perdere esperienze, competenze e professionalità".
Ma il sindacato non intende fermarsi. "Vogliamo – ha dichiarato Gagliardoni – che il problema del precariato venga affrontato in maniera adeguata. Nutriamo forte preoccupazione anche per le ricadute della riforma della secondaria che andrà in vigore dal 2010 e siamo già fortemente mobilitati sia per evitare la perdita dei posti di lavoro, sia per la riduzione quantitativa e qualitativa dell'offerta formativa. Il nostro sindacato – ha concluso Gagliardoni – si è sempre distinto per essere libero, laico e riformista. E vuole battersi per una scuola pubblica, di qualità e laica”.
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