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PERUGIA – “Non solo patrimonio della memoria e storico, ma anche centri dinamici, di attrazione e di interesse economico”. La Regione Umbria con la legge “12/2008” dal titolo “Norme per i Centri Storici” ha cambiato rotta e, abbandonando la visione contemplativa del “cuore” della città, ha dato concretezza ad uno degli assi portanti della politica regionale restituendo ai 622 centri storici della regione quella ‘centralità’, quell’interesse e quella forza attrattiva, che si fondano sulla storia e sulla identità dell’Umbria. Stamani a Perugia, la Regione Umbria-Direzione regionale Ambiente, Territorio e Infrastrutture, ha chiamato a raccolta rappresentanti delle istituzioni, esperti e ricercatori per fare il punto sull’attuazione della legge regionale a un anno dall’approvazione. Titolo del convegno:“Nuova centralità urbana e rivitalizzazione dei Centri storici”. Dopo i saluti del sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, sono intervenuti l’assessore regionale ai centri storici e riqualificazione urbana, Silvano Rometti, il direttore Ambiente Territorio e Infrastrutture della Regione Umbria, Luciano Tortoioli. “L’incontro di oggi – ha detto l’assessore Rometti – serve ad avviare una discussione per restituire centralità ai centri storici alla luce della legge regionale e attraverso l’attuazione di una politica organica, che, superando ogni sporadicità di azione, sarà il frutto di una forte concertazione fra i Comuni e i soggetti interessati, operanti all’interno dei centri storici che, come noto, rappresentano una priorità all’interno del Patto per lo Sviluppo. Quello di oggi – ha aggiunto l’assessore – è un momento di confronto importante su una legge innovativa sulla quale è ancora aperta la riflessione”. L’assessore ha puntualizzato: “La legge regionale non prevede solo la riqualificazione urbana e edilizia, ma punta ad una rigenerazione del tessuto dinamico dei centri storici anche attraverso un sistema premiante e incentivante per i privati, che intendano investire nei centri storici della regione, e questo sia dal punto di vista strutturale, edilizio, sia da quello di coloro (ed è questo uno degli aspetti qualificanti del provvedimento), che vogliano rilanciarne il tessuto delle attività commerciali, artigianali, culturali e turistiche. Mantenendo un approccio culturale ispirato alla necessità di una forte tutela del patrimonio storico, tale azione favorirà il riuso e il recupero degli edifici e spazi degradati, che potranno usufruire di idonee misure di premialità”. Rometti ha evidenziato che “il modello di realizzare poli attrattivi fuori dalle città è ormai da ripensare e tra gli obiettivi della legge c’è anche quello di trovare un equilibrio tra il cuore della città e il fuori. Per fare ciò – ha detto – è indispensabile un approccio organico che preveda di lavorare su più fronti attraverso un’impostazione contenuta all’interno di un ‘quadro strategico’ di valorizzazione, che i Comuni, insieme ai cittadini ed alle associazioni dei soggetti interessati, dovranno elaborare, per mettere in evidenza tutte le criticità esistenti e le azioni necessarie per una rivitalizzazione del tessuto urbano”. “Per attuare una politica organica sui centri storici – ha continuato Rometti – la Regione non si è limitata alla legge, ma sosterrà la sua azione con risorse importanti, attingendo a finanziamenti comunitari, a risorse statali e ad altri capitoli del bilancio regionale, come ad esempio quelli previsti dai recenti bandi ‘Puc’ (Programmi Urbani Complessi) che, per questo tipo d’interventi, mettono a disposizione dei Comuni una mole consistente di risorse”. Sono intervenuti Alberto Clementi, docente all’Università di Chieti-Pescara, il direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Umbria, Francesco Scoppola, di Roberto Camagni, del Politecnico di Milano, Stefano Stanghellini, dell’Università Iuav di Venezia, Gianluigi Nigro, consulente del Piano Paesaggistico Regionale dell’Umbria, Franco Marini, presidente “Inu” (Istituto nazionale di Urbanistica) Umbria, Manuela Ricci, dell’Università La Sapienza di Roma, Paolo Belardi, dell’Università di Perugia, Iginio Rossi, docente di Sociologia del Territorio al Politecnico di Milano, Ray Lorenzo, presidente della cooperativa Abcittà, Ivano Ruscelli, “Urban City Manager” del Comune di Parma, Pietro Valentino, dell’Università La Sapienza di Roma, i presidenti dell’Anci, Fernanda Cecchini, dell’Ordine degli Architetti di Perugia, Paolo Vinti, dell’Ordine degli Architetti di Terni Glauco Provani, dell’Ordine degli Ingegneri di Perugia Massimo Mariani, dell’Ordine degli Ingegneri di Terni Alberto Franceschini, dei “Borghi più belli d’Italia”, Fiorello Primi, della Confcommercio Luciano Ioni, dell’Ance Umbria Stefano Pallotta, dell’Unioncamere Umbria, Giorgio Mencaroni e della Confapi, Gabriele Chiocci. Sottoscritti 7 Accordi di programma per l’attuazione dei Programmi urbani complessi (PUC 2) Nell’ambito del convegno sono stati sottoscritti gli Accordi di programma per l’attuazione dei Programmi urbani complessi (PUC 2) tra la Regione Umbria e sette dei dieci Comuni umbri ammessi a finanziamento, per un investimento complessivo di circa 160 milioni di euro derivanti da risorse pubbliche e private. Gli accordi, firmati per la Regione dall’assessore ai centri storici Silvano Rometti e dai rappresentanti di ciascun Comune (Perugia, Terni, Castiglione del Lago, Foligno, Narni, Spoleto e Todi), consentiranno l’attuazione di interventi per accrescere l’attrattività e la qualità urbana delle città umbre e dei loro centri storici. “I PUC 2, cosiddetti di seconda generazione - ha detto Rometti - hanno introdotto un approccio innovativo per la riqualificazione urbana e la rivitalizzazione delle città finalizzato a reinserire i residenti, migliorare l’accessibilità e la mobilità nei centri abitati, favorire la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico, ma anche potenziare e sviluppare attività economiche e culturali. Nell’ambito degli accordi sono previsti interventi di edilizia residenziale, infrastrutture pubbliche e opere per l’accessibilità delle città anche attraverso la mobilità alternativa. Si procederà – ha aggiunto l’assessore – al recupero e restauro di edifici storici, valorizzando le emergenze di pregio ambientale ed archeologico e si sosterranno nuove attività culturali. Per quanto riguarda le attività produttive sono previste azioni di marketing urbano, attività commerciali, turistico-ricettive ed i servizi alla cittadinanza. Una scelta di indirizzo – ha concluso Rometti - testimoniata anche dalla percentuale delle risorse di parte pubblica, circa 68milioni di euro, destinate ai settori della mobilità e viabilità sostenibile (7,92%), infrastrutture (22,18 %) e infrastrutture culturali (3,94%), attività commerciali e artigianali (16,58%) e turistico ricettive (16,82%), servizi ai cittadini e alle imprese (4,47%), marketing urbano (1,50%) ed edilizia residenziale sociale-agevolata (26,13%)”. In particolare, tra i programmi sottoscritti oggi il PUC 2 “Riqualificazione integrata per parti – rivitalizzazione diffusa” di Perugia, per un importo di quasi 16 milioni e mezzo di euro, prevede un piano di marketing urbano in cui promozione della città, organizzazione degli eventi e delle attività culturali, rilancio delle attività economiche sono concepiti con una logica di sistema. Si interverrà in tre ambiti di riqualificazione integrata contigui all’acropoli, la parte del centro storico cittadino più vivace e meglio conservata. Gran parte degli interventi pubblici e privati sono inoltre finalizzati a potenziare il ruolo del nucleo antico della città come polo culturale di livello regionale e nazionale. Il PUC2 di Terni “Un centro da favola. Realizzare la città immaginata” investe una superficie complessiva di quasi 795 mila mq, di cui oltre la metà nel centro storico. Obiettivo del Programma è proporre un centro urbano più attrattivo e vivibile, estendendone e consolidandone la funzionalità lungo il fiume e nelle aree ex SIRI e Gruber secondo gli “assi” del commercio, della cultura, del sociale e dell’ambiente urbano. Sono previsti 15 interventi pubblici per urbanizzazioni primarie/secondarie e 78 interventi privati in ambito residenziale, commercio/artigianato e di servizio ai cittadini. I finanziamenti ammontano complessivamente a 18 milioni 429 mila euro. Il PUC 2 “La città del Lago” di Castiglione del Lago, per un importo di 20 milioni 600 mila euro, si proporre di ricollegare organicamente e funzionalmente le tre componenti urbane fondanti di Castiglione del Lago: il Lago Trasimeno, il Poggio ed il centro storico, e la città moderna generata dal tridente di Fontivegge. Il PUC 2 “Foligno C’entro” interessa il centro storico di Foligno ed alcune zone adiacenti, per un intervento complessivo di oltre 23 milioni di euro. Il PUC prevede la rivitalizzazione del centro cittadino attraverso azioni di incremento della residenzialità, di mantenimento e sviluppo dei servizi commerciali e terziari, la rifunzionalizzazione di alcuni spazi per attività turistico-ricettive. Il programma si caratterizza per la costituzione di una rete di soggetti, attività, economia, per una maggiore accessibilità e integrazione territoriale di Foligno nella “rete di città e centri storici” prevista dal disegno strategico territoriale della Regione Umbria. L’area individuata dal PUC “nuove centralità dalla tradizione alla cultura della contemporaneità” di Narni ricade prevalentemente nel centro storico con l’obiettivo di riqualificarlo e di rivitalizzarlo. Ciò attraverso il miglioramento delle condizioni di vivibilità e di fruizione da ottenersi agevolando l’accessibilità e la mobilità nel centro antico della città e valorizzando le attività commerciali, artigianali, turistico-ricettive, culturali e servizi innovativi. I finanziamenti complessivi ammontano a 37 milioni 705 mila euro. A Spoleto il PUC 2 denominato “Piazza delle eccellenze” ha l’obiettivo – si legge nella scheda di accompagnamento costruire un modello di sviluppo armonico e sostenibile che fa leva sul centro storico, attraverso interventi capaci di dare valore ai tesori di Spoleto alla sue potenzialità, alle sue vocazioni e creare opportunità di crescita culturale, economica e sociale, promuovendo la qualità dei servizi. L’ambito di intervento del PUC2, è articolato in una parte che comprende la Zona A del Centro storico, estesa per mq. 612.122 che ne costituisce il cuore dell’area di intervento e una parte esterna al centro storico che ha una estensione di mq. 611.706. per quanto prevede finanziamento complessivo di quasi 19 milioni e mezzo di euro titolo del progetto. Il Programma urbano complesso “Le aree urbane del Colle di Todi, il centro storico e le espansioni recenti” si sviluppa lungo l’asse che struttura il centro antico e le sue espansioni recenti ed interessa soprattutto interventi di riqualificazione di spazi pubblici e aree verdi per un importo di interventi di oltre 23 milioni 600 mila euro. Condividi