“L’accordo raggiunto sul riparto del fondo sanitario 2010 testimonia il senso di responsabilità ed il difficile lavoro svolto dalle Regioni per garantire ai cittadini servizi appropriati e rispondenti alle loro esigenze, seppure in un quadro complessivo di indiscusse difficoltà di carattere economico”: è il commento della presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti e dell’assessore regionale alla sanità Maurizio Rosi sull’esito della Conferenza delle Regioni che ha portato, dopo due giorni di intense trattative, alla chiusura dell’accordo per il riparto di 103 miliardi di euro destinati al finanziamento dei cosiddetti livelli essenziali di assistenza.
“La cifra assegnata all’Umbria – sottolineano Lorenzetti e Rosi - è di 1 miliardo 572 mila euro, con una maggiorazione rispetto del riparto 2009 dello 0,9 per cento, pari a poco meno di 14 milioni di euro, a fronte di un incremento del finanziamento nazionale dell’1,78 per cento. L’iniziale proposta di riparto avanzata dal Governo disconosceva, a differenza che in passato, il maggior costo della popolazione anziana sul sistema sanitario. Il lavoro portato avanti nell’ambito della Conferenza delle Regioni ha invece consentito un riequilibrio almeno parziale della situazione, anche se sono state soprattutto le regioni più grandi, dove è maggiore il peso della popolazione giovanile, a beneficiare delle risorse aggiuntive. A Lombardia, Veneto, Lazio, Campania e Sicilia sono stati infatti complessivamente assegnati oltre un miliardo e 300milioni di euro del miliardo 800 milioni di incremento del Fondo. L’Umbria è comunque riuscita a strappare un aumento di quasi l’1 per cento rispetto allo 0,6% inizialmente proposto dal Governo. Anche in questo contesto il nostro impegno – concludono Lorenzetti e Rosi – è di continuare a lavorare come abbiamo fatto finora per garantire agli umbri una sanità regionale di qualità, efficiente e virtuosa, capace di garantire a tutti i cittadini un elevato livello di prestazioni, servizi e assistenza”.
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