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ROMA - Tafferugli e scontri tra studenti dell'Onda e polizia si sono verificati in via XX Settembre, nei pressi del ministero dell'Economia, dove i manifestanti volevano arrivare. Negli scontri uno studente e' stato colpito ad un occhio e due sono caduti in terra. La polizia, intervenuta con due blindati, ha cercato di bloccarli, ma dopo tafferugli e momenti di tensione, alcune migliaia di studenti e precari sono riusciti ad arrivare davanti al ministero al grido: ''Noi la crisi non la paghiamo''. Oggi sono scesi in piazza i dipendenti di scuole, ospedali e uffici pubblici per protestare contro le riforme Gelmini e Brunetta. Gli organizzatori hanno quantificato in centomila i manifestanti a Roma e altri 40 mila a Milano dove sono in corso i cortei, come pure a Napoli per il quale non sono state ancora fornite cifre. EPIFANI: MANIFESTAZIONE SINDACALE, NON POLITICA Lo sciopero e la manifestazione di oggi dei lavoratori pubblici e della scuola Cgil ''hanno un obiettivo sindacale, non politico''. Lo ha sottolineato il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, arrivando a piazza Barberini per il corteo dei lavoratori pubblici a Roma. Ieri il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi aveva definito''politico'' lo sciopero di oggi. ''Perche' si dice che e' una manifestazione politica se chiediamo il rispetto dei contratti pubblici? - si chiede Epifani - L'obiettivo del rilancio della scuola e' un obiettivo sindacale. Il governo risponda sui fatti''. Epifani ha ricordato che ''la finanziaria e' quasi approvata e non c'e' nessuna risorsa per i contratti pubblici. Il governo non rispetta gli accordi - ha detto - prende impegni ma in finanziaria i soldi non ci sono. Bisogna investire in sanita' e scuola per avere un po' di crescita. Gli altri Paesi lo fanno, l'Italia non investe ma taglia''. BERSANI: PD SEMPRE CON I LAVORATORI Questa volta il Pd cerca di non perdere la corsa rompendo l’equidistanza fra Cisl e Cgil: “Dove ci sono i lavoratori noi dobbiamo esserci, pur rispettando l'autonomia dei sindacati''. Cosi' Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, ha spiegato la propria partecipazione alla manifestazione della scuola e del pubblico impiego indetta dalla Cgil, alla quale e' presente assieme a Beppe Fioroni e Giovanni Bachelet. ''Laddove i lavoratori - ha aggiunto Bersani - si muovono per sollevare dei problemi veri, noi dobbiamo essergli al fianco, perche' la questione sociale si lega a quella democratica. E come abbiamo visto ieri - ha concluso - siamo sempre costretti a stare sui problemi suoi (di Berlusconi, ndr.) e mai sui nostri''. MILANO Ha preso il via poco prima delle 11 a Milano la manifestazione indetta dalla Funzione Pubblica della Cgil contro la riforma Brunetta del pubblico impiego. Nel capoluogo lombardo si concentrano i lavoratori delle regioni del Nord, dalla Val D'Aosta a l'Emilia Romagna in occasione dello sciopero generale del pubblico impiego indetto dalla sola Fp-Cgil. Il segretario nazionale Fabrizio Fratini spiega che ''la riforma del ministro Brunetta non funziona, siamo noi quelli che vogliono far funzionare la pubblica amministrazione e i servizi''. A suo avviso ''quelle di Brunetta sono solo mosse propagandistiche che non hanno risolto il problema, la nostra battaglia e' nell'interesse di tutti, per i diritti dei lavoratori pubblici e per la qualita' dei servizi erogati ai cittadini''. Dopo aver ricordato che ''si e' rinsaldato l'asse tra lavoratori pubblici e privati'' Fratini ha affermato che ''oggi solo i lavoratori pubblici garantiscono l'esercizio dei diritti costituzionali, noi siamo i veri alleati dei cittadini''. Nella sola Lombardia, che ospita la manifestazione per il Nord Italia, gli addetti per la Funzione Pubblica, scuola esclusa, sono 180 mila, di cui 65 mila nel capoluogo. Alla manifestazione di oggi erano attesi oltre 30 mila lavoratori da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle D'Aosta e Veneto. Condividi