ROMA - Situazione di stallo nelle trattative tra le Regioni per suddividersi le dotazioni del fondo sanitario nazionale. La riunione dei governatori e degli assessori alla Sanita', che ieri si era chiusa con un nulla di fatto, e' proseguita oggi e si protrarra' molto probabilmente anche in seduta notturna per tentare di trovare un accordo. Dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, e' arrivato intanto un'invito a ''fare un buon riparto seguendo criteri oggettivi''. Ma il presidente della Conferenza, Vasco Errani, ha rispedito al mittente l'appello: ''Non abbiamo bisogno di richiami'', ha detto. La situazione si presenta quest'anno particolarmente difficile, sia per l'entita' delle risorse, sia per i criteri da assumere per suddividerle. I finanziamenti in campo, ottenuti dalle Regioni dopo un lungo confronto con il governo sul patto per la salute, mettono in campo circa 105 miliardi per il 2010. Al netto dei finanziamenti vincolati, per i livelli essenziali di assistenza ci sono a disposizione 102,2 miliardi. ''Una coperta troppo corta'', dice qualcuno in Conferenza delle Regioni. Soprattutto, una coperta che sono in molti a tirare. Ma e' soprattutto sui criteri che si sta avvitando la discussione. Quelli applicati dal Welfare nella proposta di riparto inviata ai governatori, e in particolare la ponderazione della quota degli anziani sul totale della popolazione, si traducono per alcune regioni in finanziamenti aggiuntivi rispetto allo scorso anno, per altre in un taglio o un ridimensionamento delle cifre. Ed e' chiaro che chi ha l'opportunita' di avere di piu' difficilmente voglia cedere il passo. Tra le regioni, quindi, e' in atto un braccio di ferro, contrappuntato da proiezioni e stime nel tentativo di ripesare i parametri del riparto e trovare una via d'uscita. Sulle barricate ci sono in particolare le regioni del sud e la Liguria. ''Questo riparto e' inaccettabile - dice l'assessore alla Sanita' della Liguria Claudio Montaldo -. Il peso del parametro legato alla popolazione anziana viene dimezzato e per noi che abbiamo un 26,5% di over 65 e un 13% di over 75 ,questo significa un taglio di 129 milioni rispetto al 2009''. ''Puntiamo a evitare che alcune regioni - ha rimarcato Michele Iorio, governatore del Molise e vice presidente della conferenza delle Regioni - si vedano ridurre i fondi rispetto allo scorso anno''. pecialmente se si tratta di regioni con la sanita' in rosso ''alle prese con i piani di rientro''. E proprio sull'efficacia dei parametri ha fatto leva l'avvertimento lanciato oggi dal ministro Sacconi: ''Un buon riparto - ha detto - va fatto secondo criteri oggettivi. Ne va della coesione, non puo' essere che un presidente di Regione che e' un buon negoziatore metta sotto il tavolo criteri oggettivi''. Una difesa del lavoro svolto dal ministero. L'appello e' rimbalzato subito in conferenza delle Regioni e ha suscitato l'immediata replica di Errani: ''Non abbiamo bisogno di alcun richiamo del ministro. Stiamo cercando un'intesa sulla base di criteri obiettivi e trasparenti, come si e' sempre fatto''. Condividi