terni - Giornata conclusiva delle “giornate del cuore” domani Venerdì 11 dicembre all’Hotel Garden di Terni. Una conclusione che prevede una prima parte dedicata allo scompenso cardiaco congestizio, una malattia che ogni anno colpisce da 1 a 5 individui su 1.000 e aumenta da 10 a 40 ogni mille negli ultracinquantenni per aumentare ancora del 10/15 percento sugli ultraottantenni. Affronteranno il tema in due sessioni, a partire dalle 08,30, diversi interventi tra i quali quelli di Gianfranco Alunni, direttore della Struttura complessa SS Cardiologia e Fisiopatologia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, Piergiuseppe Agostini, responsabile Uo e coordinatore dell’Area cardiologica Critica del centro cardiologico Monzino, Claudio Tantucci, direttore della scuola di specializzazione Malattie Apparato Respiratorio dell’Università di Brescia e Luciano Corda, dirigente medico dell’ospedale civile di Brescia. A concludere i lavori della mattinata sarà il Dr.Stefano Rinaldi con una lezione dedicata alla esperienza, da lui stesso diretta, del Cuore artificiale italiano a lungo sperimentato e basato su una importante innovazione tecnologica studiata e realizzata da una importante azienda meccanica di Foligno. Ad aprire la parte finale del convegno sarà invece Maurizio Rosi, assessore alla sanità della Regione Umbria, seguito da Mons. Vincenzo Paglia, Vescovo di Terni Narni Amelia, e Gianni Giovannini, Direttore generale dell’azienda ospedaliera di Terni. Questa ultima sessione si soffermerà sul rapporto della cardiologia con la società e la storia. Sarà un percorso antropologico che esaminerà la principali tappe della storia della cardiologia in Umbria ed in particolare a Terni; con l’occhio attento anche all’importanza economica degli investimenti nelle alte tecnologie cardiovascolari, sarà il Prof. Luca Ferruccci dell’Università di Perugia a parlarne. Il convegno sarà concluso dalla Lectio Magistralis di Giorgio Cosmancini, medico laureato in Filosofia e docente di Storia della Medicina e della Sanità all’università Vita-salute, San Raffaele di Milano, che traccerà una sintesi della “Storia della cardiologia italiana dal primo Novecento ad oggi”. Condividi